Dilma Rousseff, Presidente del Brasile, ha finalmente posto il veto ad alcune delle modifiche al Codice Forestale approvate dal Congresso lo scorso Aprile. Ma i problemi non sono finiti. Ora la riforma ritorna nelle mani dei deputati. Il suddetto Codice Forestale – difeso dagli ambientalisti e da gran parte della società brasiliana – da sempre si oppone agli interessi avanzati dai potenti del settore agro-alimentare brasiliano in quanto promotore della salvaguardia delle foreste del paese.
Veti a modifiche del codice forestale
Lo scorso Aprile però, le potenti lobby agricole brasiliane sono riuscite a far approvare in Congresso un’ambigua riforma – considerata una delle manovre legislative più controverse della storia del Brasile – che non avrebbe fatto altro che proteggere i fraudolenti e distruggere illimitati ettari di foresta in nome di un’economia “sempre più bisognosa”.
Dilma Rousseff ha avuto a disposizione un mese per decidere le sorti del Codice Forestale e pochi giorni fa ha reso note le azioni prese a riguardo: su 12 articoli è stato posto il veto presidenziale e 32 sono le modifiche applicate al Codice. Sebbene i dettagli esatti della manovra non sono ancora stati resi pubblici, il Ministro dell’Ambiente, Izabella Teixeira, ha annunciato che con la nuova legge il governo eviterebbe di toccare le aree protette del Rio delle Amazzoni e altri ecosistemi sensibili.
Un codice ambiguo
Tuttavia, seppur belle, queste sono solo parole. Secondo Paulo Cabral, inviato BBC in Brasile, “la Rousseff ha optato per la soluzione ‘classica’: lasciare tutti più o meno soddisfatti, anche se non del tutto felici.
” In poche parole, la Presidente ha optato per la strada più semplice, concedendo relativa vittoria sia alle lobby agricole che agli ambientalisti. Alle prime la parziale approvazione del disegno di legge da loro sostenuto, ai secondi l’immutabilità delle pene in relazione al disboscamento illegale. Tuttavia – e qui viene il peggio – la parola della Presidente non è definitiva. Il disegno di legge finirà nuovamente nelle mani dei membri del Congresso, i quali -attraverso un ulteriore voto- sarebbero in grado di ribaltare ed annullare le modifiche volute dalla Rousseff.
FONTI:
https://www.dailygreen.it/green-world/1886-brasile-codice-forestale.html
http://www.reuters.com/article/2012/05/25/us-brazil-forest-law-idUSBRE84O1DS20120525