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Bora Bora, hotel raffreddato grazie al mare

L’idea di utilizzare l’acqua del mare per raffreddare un impianto di condizionamento non è nuova, ma la sua prima applicazione su scala industriale è iniziata nel 2006 proprio presso l’Hotel Intercontinental Resort & Thalasso Spa a Bora Bora, di proprietà di Pacific Beachcomber.

Bora Bora, hotel raffreddato grazie al mare

L’acqua a Bora Bora è molto più fredda, per questo non c’è bisogno di scendere troppo in profondità per catturarla. Il fatto è che quest’idea è venuta niente poco di meno che a Marlo Brando, amante come si sa degli atolli polinesiani. E la conferma proviene proprio da Richard Bailey, amministratore delegato del gruppo Pacific Beachcomber hotel. “La prima volta che ho sentito parlare di questa tecnica? – dice – Lo ha fatto Marlon Brando, con il quale abbiamo lavorato allo sviluppo del atollo”.

L’attore, che si innamorò della Polinesia francese tanto da acquistare l’atollo di Tetiaroa vicino a Tahiti nel 1966, si è interessato da vicino agli esperimenti condotti ad Hawaii sul funzionamento deldel raffreddamento dell’acqua dell’oceano. E nel tentativo di sviluppare dispositivi complessi e costosi per cercare di produrre elettricità sfruttando la differenza di temperatura tra la superficie e il fondo degli oceani, gli scienziati, infine, hanno trovato che il sistema potrebbe essere molto più semplice ed efficace del previsto.

Invece di cercare di produrre energia per far funzionare i condizionatori d’aria classica, è più facile riscaldare l’acqua della profondità degli abissi. E’ così che a Bora Bora si è costruito il primo hotel che sfrutta questa tecnica.

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