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Bomboloni, la ricetta “dolce” di Niky Marcelli

I bomboloni di Niky Marcelli.

A Roma, dove vivo, sono conosciuti come bombe, in quasi tutto il nord come krapfen, ma in Romagna, terra di origine del ramo materno dei miei avi e che amo particolarmente e frequento assiduamente, li chiamano bomboloni ed evocano le estati della nostra infanzia, trascorse sulla spiaggia, quando, sotto un sole che picchiava come il maglio di un fabbro su un’incudine, si palesava all’orizzonte il “bombolonaro” (oggi sostituito dal più opportuno ma meno romantico venditore di cocco) con la sua cesta ricolma di unte e fritte delizie, gioia dei bimbi e conseguenzialmente terrore di genitori, zii, nonni e qualsivoglia altra categoria demandata alla cura e sorveglianza dei pargoli sotto l’ombrellone.

Questa che vi propongo è la ricetta classica.

Li potrete gustare vuoti, oppure con la crema pasticcera (la versione che prediligo!) o con la crema al cioccolato, o la marmellata… Decidete voi, come sapete molto bene, sono abbastanza versatili!

 

Ingredienti per una bella scorpacciata:

 

400gr di farina bianca

50gr di burro

30gr di lievito di birra

70gr di zucchero semolato

1 presa di sale

Zucchero a velo (o granulare, a seconda dei gusti)

Olio di semi q.b.

Optional: la scorza di un limone grattugiato

I Bomboloni di Niky Marcelli

Fate sciogliere il lievito in un poco di acqua calda e il burro in un tegame a bagnomaria e metteteli da parte. Su una spianatoia fate la classica montagnetta di farina (o fontana, che dir si voglia) e aggiungete lo zucchero, un po’ di acqua tiepida, il pizzico di sale, il limone grattugiato (optional) e il burro fuso. Incorporate il lievito.

Lavorate con molta attenzione l’impasto, che dovrà risultare vellutato e morbido.

A questo punto, lasciatelo lievitare in un ambiente caldo, magari coperto dal classico canovaccio umido. Quando la massa sarà raddoppiata, fate delle palline della misura circa di una noce, appiattitele con il palmo della mano e mettetele nuovamente sul canovaccio che avrete previamente steso sul piano di lavoro e infarinato.

Lasciatele lievitare ancora, finché non avranno a loro volta raddoppiato di volume, quindi friggetele in padella con olio di semi ben caldo (badando a che non si carbonizzino), fino a quando non si saranno “magicamente trasformate” in bomboloni.

A questo punto, toglieteli dalla padella e metteteli a scolare per bene su un foglio di carta assorbente. Se volete dare un tocco di classe, usate la carta-paglia.

Spolverate i bomboloni con lo zucchero e, tramite la classica siringa a sacco da pasticcere che vi sarete nel frattempo procurati, farciteli con il ripieno che preferite.

Buon appetito!

Tegame di scrittore non ancora bollito di Niky Marcelli. Il libro è disponibile in E-book su tutti i principali portali on line

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