Il 20 febbraio 1926 nasce a Liegi, in Belgio, il sassofonista e clarinettista Robert Louis Joseph Jaspar, più conosciuto come Bobby Jaspar e considerato uno dei più importanti musicisti jazz del Belgio
Gli inizi al pianoforte
Orfano di padre all’età di dieci anni il piccolo Bobby, figlio unico, viene allevato dalla madre e dalla zia che gli insegnano a suonare il piano. Da adolescente si appassiona al jazz che ascolta nei negozi di dischi. Impara a suonare il clarinetto e si dedica al dixieland, finché non si unisce ai gruppi di Raoul Faisant e di Pierre Robert che si muovono nel solco del bop. Nascono così i Bop Shots che raggiungono anche fama internazionale, esibendosi in Francia e in Germania e suonando anche con Peanuts Holland e con Don Byas. Laureatosi in ingegneria chimica nel 1948, decise di diventare musicista professionista e parte per Parigi nel 1950. Per un po’ sostituisce Hubert Fol nel gruppo di Django Reinhardt e suona con Hubert Rostaing, Henri Renaud e Marcel Bianchi. All’inizio della primavera 1952 viene invitato da un club di Tahiti insieme ad altri musicisti jazz francesi come Maurice Vander, Bernard Hulin e Alain Mottet. L’esperienza si rivela fallimentare e per qualche tempo è costretto a fare di tutto per sopravvivere senza poter rientrare in Europa.
Il grande successo negli USA
Quando riesce a tornare a Parigi suona con Bernard Peiffer, Tony Proteau, Aimé Marelli e André Hodeir prima di dar vita un proprio quintetto con Sacha Distel alla chitarra. Spronato dalla moglie, Blossom Dearie e dal suo amico Chet Baker parte per gli Stati Uniti nell’aprile del 1956. Qui suona con Gil Fuller, Oscar Pettiford e Gil Mellé prima di unirsi a un quintetto diretto da J. J. Johnson. Molto apprezzato vince il referendum della New Star Down Beat nel 1956 come sax tenore. Nel mese di ottobre del 1957 sostituisce Sonny Rollins nel gruppo di Miles Davis per alcune settimane, poi, nel 1958, si unisce al quintetto di Donald Byrd. Si esibisce poi nei club con Toots Thielemans, René Thomas, Mal Waldrom e Attila Zoller. Nel luglio del 1961 tornò in Europa anche se la sua salute comincia a risentire dei problemi creati dalla tossicodipendenza. Insieme a René Thomas e a Benoit Quersin, Daniel Humair e Amedeo Tommaso forma un quintetto di grande successo che si esibì in Italia e al Ronnie Scott’s di Londra. Tornato a New York il 1° settembre 1962 viene ricoverato al Bellevue Hospital con una endocardite. Ci resta a lungo e il 28 febbraio 1963 subisce un intervento a cuore aperto. Quattro giorni dopo, il 4 marzo 1963, muore per “sopravvenute complicazioni”.