Home C'era una volta Billy Usselton, un sax per Anthony, Dorsey e Brown

Billy Usselton, un sax per Anthony, Dorsey e Brown

SHARE

Il 2 luglio 1926 a Newcastle, in Pennsylvania, nasce il sassofonista e clarinettista Billy Usselton, registrato all’anagrafe con il nome di William High Usselton.

Il primo ingaggio con Bubbles Becker

Billy inizia a suonare nei night club di Youngstown, in Ohio, la città dove frequenta la high school. Intorno alla metà degli anni Quaranta viene scritturato dall’orchestra diretta da Bubbles Becker e quindi tra il 1947 e il 1948 suona con Sonny Dunham. Nella seconda metà degli anni Quaranta è al fianco di Ray Anthony e poi con Tommy Dorsey. È lui che raccomanda Mel Lewis a Dorsey dopo il licenziamento di Buddy Rich.

Da Chicago all’Arizona

All’inizio del decennio successivo fa nuovamente parte del gruppo di Ray Anthony, quindi suona con Bill Harris e dal 1954 per circa sei anni è un componente fisso della formazione di Les Brown. Usselton suona in quasi tutti i dischi di Brown pubblicati su Coral Records e Capitol Records e va in tournée con lui in tutto il mondo come parte degli United Service Organizations Tours di Bob Hope. Nel 1958 sposa Lauri Johnson, una cantante dell’ensemble di Brown con la quale si stabilisce a Chicago negli anni Sessanta. Nel decennio successivo la famiglia Usselton si trasferisce in Arizona dove Billy muore il 5 settembre 1994.

 

Previous articleAlvino Rey, una chitarra amplificata dagli effetti inusitati
Next articleTed Van Dongen, l’olandese autodidatta
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".