Il 6 ottobre 1973 muore a Greenup, nel Kentucky, Bill Williams, un bluesman dalla lunga carriera e dal tardivo successo.
Scoperto da Parsons
Nato a Richmond, in Virginia, il 28 febbraio 1897 Bill Williams è un tipico esempio di quella categoria di bluesmen scoperti molto tardi dall’industria discografica e quindi condannati ad una posizione di secondo o terzo piano che certo non meritavano dal punto di vista artistico. Scoperto da Charlie Parsons della casa discografica Blue Goose soltanto nel 1970 riesce a goderee di qualche anno di popolarità prima di morire.
Intrattenitore di feste campestri
Williams riallacciava il proprio discorso musicale ai valori essenzialmente melodici, di cui Blind Blake era stato il maggior divulgatore e nel quali confluivano gradevoli elementi di ragtime, di hillbilly bianco e di blues. Tipico intrattenitore di feste campestri, aveva nel suo repertorio blues e ballate, ragtime e motivi folkloristici di sicura ascendenza britannica. Il suo stile era caratterizzato dalla grande velocità dell’arpeggio e dalla voce simpaticamente nasale.
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