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Bill Lee, il bassista che scriveva le colonne sonore per suo figlio Spike

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Il 23 luglio 1928 nasce a Snow Hill, in Alabama, il contrabbassista e compositore Bill Lee, registrato all’anagrafe con il nome di William James Edwards Lee III.

Gli inizi alla batteria

Figlio di una concertista al piano e di un trombettista, inizia fin da piccolo a studiare la batteria. A undici anni si dedica al flauto. Dopo intensi studi musicali, nel 1956 decide di passare al contrabbasso. Nel 1952 si trasferisce a Chicago dove, grazie alla raccomandazione del contrabbassista Israel Crosby, riesce a suonare con i migliori solisti della città, Frank Strozier, John Gilmore, Andrew Hill, Johnny Griffin, Clifford Jordan e George Coleman. Nel 1953 si trasferisce a New York, dove collabora con Max Roach, Ray Bryant, Phineas Newborn, Philly Joe Jones e molti altri.

Una straordinaria inventività

Nel 1968 fonda il New York Bass Violin Choir e nel 1972, insieme al batterista Billy Higgins e al trombettista Bill Hardman, crea The Brass Company. Fonda il gruppo The Discendants of Mike and Phoebe e si dedica progressivamente alla composizione, divenendo un apprezzatissimo autore. Ottimo strumentista, dotato di straordinaria inventività nella composizione, sposato due volte, è il padre dei registi Spike Lee, Joie Lee e Cinqué Lee. Per il figlio Spike compone le colonne sonore di film come “Aule turbolente” e “Fa’ la cosa giusta”. Appare come attore in “Lola Darling” e “Mo’ Better Blues”, diretti sempre da Spike Lee. Nel corso della sua vita, ha gravi problemi con la droga, tanto da essere arrestato più volte. Muore il 24 maggio 2023.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".