Home C'era una volta Per Bernard Lubat, i generi musicali non hanno senso…

Per Bernard Lubat, i generi musicali non hanno senso…

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Il 12 luglio 1945 a Uzèste, nella Gironda, in Francia nasce Bernard Lubat, un batterista che non disdegna di cimentarsi con altri strumenti.

Precoce frequentatore di feste

Figlio di un trombettista, fin dall’età di cinque anni Bernard accompagna il padre nelle varie esibizioni con la sua orchestra di ballo. Suona anche la fisarmonica nei banchetti, nelle feste, ai matrimoni. Studia il piano mentre frequenta liceo e dal 1957 frequenta il conservatorio di Bordeaux dove inizia lo studio della batteria. Più o meno nello stesso periodo scopre Milt Jackson e il jazz. Nel 1961 inizia a frequentare il Conservatorio Nazionale di Parigi e nel 1963 ottiene il primo premio tra gli allievi dei corsi di strumenti a percussione. Nel 1965 viene scritturato dalla grande formazione di Jef Gilson dove fa la conoscenza di Michel Portal, Bernard Vitet, François Jeanneau, Jean-Louis Chautemps ed Henri Textier. Nello stesso anno inizia a essere chiamato come percussionista da vari studi parigini per registrazioni di musica pop. Proprio in questo ruolo ha anche l’occasione di accompagnare personaggi come Yves Montand, Gilbert Bécaud, Michel Legrand e altri.

I generi musicali non esistono

Sempre nel 1965 partecipa come cantante alla fine dell’avventura dei Double Six e nello stesso periodo lavora con i grandi della musica classica contemporanea e, sotto la direzione di Diego Masson, suona Varese, Bartók, Xenakis, Boulez e Luciano Berio. Si avventura anche in qualche tentativo di musica improvvisata lontana dagli schemi del jazz in compagnia di Michel Portal, Jean-François, Jenny Clarke e Jean-Pierre Drouet. Dalla fine degli anni Sessanta suona più o meno regolarmente con le orchestre di Portal e per quattro anni con Eddy Louiss e Rene Thomas. Nel 1975 dà vita a un proprio gruppo con Andreé Cecarelli, Marc Bertaux, Tony Bonfils nel quale suona il piano elettrico e i sintetizzatori. Sostenitore convinto dell’unione dei generi musicali Bernard Lubat si è visto assegnare il premio Django Reinhardt dall’Accademia del jazz, nel 1972.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".