Home C'era una volta Benny Barth, un batterista molto apprezzato

Benny Barth, un batterista molto apprezzato

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Il 16 febbraio 1929 nasce a Indianapolis, nell’Indiana, il batterista Benny Barth, registrato all’anagrafe con il nome di Ben Caldwell Barth.

Gli inizi in Indiana Avenue

Benny Barth frequenta la Shortridge High School nella sua città natale e inizia presto a farsi conoscere sulla scena jazz di Indiana Avenue. Dopo aver conseguito la laurea alla Butler University si trasferisce sulla costa occidentale degli Stati Uniti dove suona con il sassofonista suo coetaneo Lennie Niehaus e con il trombettista Conte Candoli

Con i Mastersounds

Dal 1957 al 1961 fa parte dei Mastersounds, un gruppo che schiera oltre a lui Buddy Montgomery al vibrafono, suo fratello Monk Montgomery al basso e Richie Crabtree al pianoforte. Con questo quartetto si esibisce in vari club della West Coast e incide per la World Pacific. Barth partecipa anche all’album Drums on Fire , realizzato insieme ad Art Blakey e Chico Hamilton. Incide dischi con Wes Montgomery, Joe Venuti, Ben Webster, Jimmy Witherspoon, Pearl Bailey, Joe Williams, George Barnes e Mel Tormé. Nel 1976 accompagna Helen Humes nel suo album Deed I Do. Partecipa anche alle registrazioni delle musiche di Vince Guaraldi per la serie televisiva “The Peanuts”. Muore il 27 gennaio 2017.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".