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Atene, in corso la Cop sul Mediterraneo

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Si chiudono oggi i lavori della COP sul Mediterraneo che ha visto riuniti più di 150 delegati da 21 paesi del Mediterraneo e dell’Unione Europea, che si sono riuniti ad Atene per dare delle risposte in merito ai problemi ambientali legati alle aree marine e costiere della regione.

la Cop sul Mediterraneo per le aree costiere e il clima

Si concluderà stasera ad Atene, l’incontro delle Nazioni Unite in cui si è discusso delle strategie da adottare in tutto il bacino per i prossimi 6 anni e delle possibili altre azioni in tema di inquinamento, biodiversità, gestione delle aree costiere e adattamento ai cambiamenti climatici.

Mehmet Birpinar, presidente dell’Ufficio per la Convenzione di Barcellona, aprendo i lavori, ha dichiarato che “abbiamo ancora bisogno di ulteriori progressi in questo settore. Sono sicuro che saremo tutti d’accordo sul fatto che un pieno adempimento debba essere raggiunto”.

Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo dell’Unep, Achim Steiner, ha inviato un messaggio ai partecipanti, sottolineando l’importanza della Convenzione di Barcellona (MAP), simbolo di un tentativo non solo di creare strumenti avendo presente gli obbiettivi da raggiungere nella soluzione dei problemi legati all’inquinamento, “..ma di come si vogliano davvero mettere insieme i paesi e unirli intorno alla Gestione di un ecosistema condiviso…”.

L’incontro di Atene e il 40esimo anniversario della Convenzione di Barcellona

Il piano d’azione per il Mediterraneo (Map) è stato adottato nel 1975 dai paesi mediterranei e dalla Comunità europea per monitorare e proteggere l’ambiente marino del Mediterraneo dalle minacce di inquinamento, garantendo nel contempo lo sviluppo integrato delle risorse del bacino naturale, sulla base della cooperazione multilaterale. L’incontro di Atene si svolge in concomitanza con il 40esimo anniversario nella nascita degli accordi di Barcellona: “il prossimo biennio, ha affermato Gaetano Leone, coordinatore dell’Unep / Map, “avrà un focus principale su due linee di azione. Una è quella di sostenere i paesi nella realizzazione dell’ambizioso programma discusso in questa COP, direttamente e tramite partnership e collaborazioni più forti, l’altra è di lavorare per un monitoraggio più rigoroso e integrato e verso un maggiore sviluppo della rendicontazione ambientale, in modo che si possa essere in grado di valutare l’impatto della nostra azione nel Mediterraneo in modo sistematico. Questo anche al fine di garantire l’uso efficace ed efficiente delle nostre risorse umane e finanziarie in futuro “.

 

 

Fonte: AdnKronos

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