Home C'era una volta Arvell Shaw, il contrabbasso molto apprezzato da Satchmo

Arvell Shaw, il contrabbasso molto apprezzato da Satchmo

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Il 15 settembre 1923 a Saint Louis, nel Missouri, nasce il contrabbassista Arvell Shaw, uno dei più assidui componenti degli All Stars di Louis Armstrong.

Dal basso tuba alle corde

Dopo aver studiato il basso tuba durante le scuole superiori, inizia la carriera suonando il contrabbasso nel complesso di Fate Marable. Richiamato alle armi nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, dopo essersi congedato nel 1945, fa parte per due anni dell’orchestra di Louis Armstrong con il quale continua a collaborare saltuariamente per un triennio anche dopo la fine della prima esperienza fissa. Nel 1950 abbandona l’attività per seguire un corso di armonia al conservatorio di Ginevra. Nel 1952 torna a far parte delle formazioni All Stars dirette da Satchmo nelle quali salvo alcune interruzioni rimane fino al 1970, prendendo parte a concerti e festival in tutto il mondo e alla registrazione di moltissimi dischi, spesso con significative parti solistiche.

Un’attività intensa e ricca

A margine degli impegni con Armstrong, Arvell Shaw nel corso degli anni svolge anche un’intensa attività freelance che lo ha portato a suonare più volte nella big band di Benny Goodman, e Lionel Hampton, Teddy Wilson, Sidney Bechet, Claude Hopkins. Il contrabbassista di Saint Louis appare poi in numerosi film musicali come “Hello, Dolly”, “High Society” e “The Glenn Miller Story. Tra le sue migliori incisioni ci sono How high the Moon (con Armstrong) e Society Blues (con Sidney Bechet). Muore il 5 dicembre 2002.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".