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Armando, del Grande Fratello: «Io? Un architetto green»

Armando GF

Armando del Grande Fratello. Lo incontriamo subito dopo la sua eliminazione dalla ormai arcinota casa e mi fa subito uno strano effetto. Questa, comunque, è la nostra intervista.

Ma tu che c’entri con il Grande Fratello?
In effetti me lo sono chiesto anche io. E’ che sono un tipo curioso, mi piace sperimentare!
Ho ereditato da mio zio Giovanni l’estro e l’amore per le stranezze e da mio nonno Umberto, che era ebanista, la manualità e l’occasione per scoprire la mia passione: il riciclo dei materiali e degli oggetti inutilizzabili. Nel suo laboratorio sotto casa a Catania, c’era un universo di scarti e materiali di ogni genere: pezzi di legno, ferro, viti e oggetti abbandonati e io passavo le giornale a costruire “cose”. Non che fossero necessariamente destinate ad un uso, piuttosto erano belle…ai miei occhi almeno….Insomma…grazie a lui ho intrapreso gli studi artistici e poi mi sono laureato in architettura. Anche nel mio soggiorno in “casa” non ho trascurato la mia passione e ho “costruito” con le lattine e le bottiglie di plastica e ho colorato con le vernici e incollato con il silicone! Ad ogni modo avere partecipato al Grande Fratello è stata una bellissima esperienza e ne farò tesoro.

Se hai la passione per il riciclo sei anche un po’ “green”, oppure no?
Eh si che lo sono e anche tanto! In casa per esempio ho sopportato malissimo il fatto che gli altri ragazzi facessero un uso irresponsabile delle bottiglie di plastica: una volta ci hanno riempito addirittura un gavettone … anche la produzione si è arrabbiata moltissimo!

Torniamo a te: che farai da grande allora, ti specializzerai in bioarchitettura?
No, non credo. Ho sempre avuto la “fissa” del vintage: da ragazzino giravo i mercatini dell’usato e compravo vestiti da rivendere ai miei compagni della squadra di calcio, oggi il mio sogno è quello di aprire un laboratorio di architettura ed ecodesign e sul mio biglietto da visita scriverò appunto “Laboratorio di Architettura “ e non “Studio”. Ho sempre cercato di campare con l’ecodesign già dai tempi del liceo; sono uno a cui piace l’innovazione e non mi pongo mai limiti: per intenderci non arrederò mai una casa con i mobili IKEA! Ad ogni modo per il mio progetto voglio sporcarmi le mani! Voglio essere un po’ come Jackson Pollok nei suoi quadri, usare un procedimento istintivo…. (ah però! Ndr)….

In che cos’altro ti definisci “green”?
Innanzi tutto nel modo di vestire: indosso spesso abiti usati… i jeans che vedi li ho trovati in fondo ad un armadio: sono di mia madre, autentici anni ’80!!!”
Però qualche volta anche tu sarai costretto ad essere “ecologicamente scorretto” !
Si, purtroppo….ho una passione per le macchine d’epoca. Possiedo una Porche 911 del 1985 , una macchina che inquina quanto almeno 3 messe insieme! Il fatto è che le cose belle mi piacciono molto!

E di “ecologicamente corretto” invece?
Non sopporto le persone che gettano cose dal finestrino della macchina e abbandonano oggetti nei prati. E’ una cosa che mi fa andare in bestia! La follia dell’uomo moderno ha raggiunto il culmine. Oramai siamo viziati e non ci rendiamo proprio conto del danno che stiamo producendo. Personalmente vedo la cosa abbastanza inquietante. Credo che prima o poi arriverà dalla natura un segnale che non potremmo lasciare inascoltato! Dovremmo iniziare tutti a fare qualcosa, a partire da noi stessi. La rivoluzione inizia sempre dal singolo individuo: potremmo insegnare la cultura del rispetto per la natura alle scuole, per cominciare…”

Insomma , proprio un tipo in gamba questo Armando!
Personalmente gli auguro di diventare il nuovo fiore all’occhiello del GIEFFE.

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