Da Arkeda 2016 prende avvio la nuova edizione del “Premio Raffaele Sirica” che – istituito nel 2010 dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dedicato nel corso degli anni alla sicurezza dell’abitare, alla rigenerazione urbana sostenibile e a selezionare progetti originali, innovativi e di qualità di giovani professionisti – avrà come contenuto, nella edizione del 2017, sempre dedicata ai giovani, temi di carattere fortemente culturale che abbracciano, architettura, paesaggio, arte e storia, con una particolare attenzione ai luoghi, alle loro tradizioni costruttive, alla filiera della produzione dei materiali da costruzione e di finitura.
Arkeda 2016, un premio per architetti
Ciò al fine di creare nuove sensibilità e opportunità professionali, nuovi terreni culturali, dove la figura del giovane professionista possa avere una riconoscibilità nei confronti delle Amministrazioni demandate alla tutela del Paesaggio storico e rurale.
Arkeda 2016, parte da Napoli la “via degli Architetti”
Proprio per incentivare la partecipazione dei giovani professionisti, da Napoli è partito il primo dei seminari formativi “La Via degli Architetti”, volto ad un approfondimento dei temi del “Premio Raffaele Sirica 2017”, che ha l’obiettivo di coinvolgere – attraverso workshop itineranti permanenti sul tema delle microinfrastrutture rurali – gli Ordini Provinciali degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori.
“La situazione di fragilità e criticità dei nostri territori – sottolinea Luisa Mutti, coordinatrice del Dipartimento Accesso alla Professione, Politiche Iunior e Giovani del Consiglio Nazionale degli Architetti – richiede oggi più che in passato una assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni e della politica. La promozione di azioni finalizzate alla rigenerazione urbana sostenibile, che rappresentano una priorità per il Consiglio Nazionale degli Architetti, riguardano, in un’ottica strategica e di ampio periodo, anche la tutela e lo sviluppo del paesaggio rurale e dei tanti centri storici di piccola e media grandezza, luoghi di inestimabile bellezza, destinati ad un inesorabile abbandono senza una adeguata promozione della loro crescita economica e sociale”.
Mutti ha poi ricordato che “la Commissione europea ha erogato una prima tranche di aiuti dal Fondo di Solidarietà per aiutare il nostro Paese colpito dai recenti terremoti e si è impegnata ad introdurre la possibilità di finanziare totalmente le operazioni di ricostruzione nell’ambito di programmi dei fondi strutturali. Per gli architetti italiani questo è un importante segnale per ripartire, ma si rendono necessarie e urgenti politiche a sostegno del ruolo dei progettisti italiani, il cui valore è riconosciuto a livello internazionale. Di contro la categoria paga lo scotto di una scarsa competitività dovuta soprattutto dalla mancanza di orizzonti lavorativi che permettano di sviluppare forme di coprogettazione e di sviluppo degli studi professionali.”