Home C'era una volta Arild Andersen, originalità e un grande virtuosismo

Arild Andersen, originalità e un grande virtuosismo

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Il 27 ottobre 1945 nasce a Oslo, in Norvegia, il contrabbassista e compositore Arild Andersen, uno dei grandi jazzisti della penisola scandinava.

Gli inizi con Garbarek

Dopo aver studiato privatamente con George Russell esordisce nel 1967 come bassista del quartetto di Jan Garbarek e contemporaneamente come accompagnatore della cantante Karin Krog. Sia pur in maniera non esclusiva continua a suonare con Garbarek fino al 1973, accompagnando però nello stesso periodo vari musicisti statunitensi tra cui Chick Corea, Sonny Rollins, Don Cherry, Roswell Rudd, Mal Waldron ed Archie Shepp.

Tra i migliori jazzisti scandinavi

Nel 1970 se ne va in tournée in Francia e in Africa con Stan Getz. Nel 1974 si trasferisce per un po’ negli Stati Uniti e in Canada, dove suona con Sam Rivers e Paul Bley. Tornato in Norvegia dà vita a un proprio quartetto destinato a durare nel tempo. Più volte votato come il miglior jazzista norvegese dell’anno, Andersen ha dimostrato fin dagli anni Sessanta una originalità e un grande virtuosismo strumentale che, uniti alle doti di leader, ne fanno un musicista di punta della penisola scandinava.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".