Home C'era una volta Archibald, il bluesman dal canto possente

Archibald, il bluesman dal canto possente

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Il 14 settembre 1912 nasce a New Orleans, Louisiana il cantante e pianista di blues Archibald il cui vero nome è John Leon Gross.

Tutta a vita a New Orleans

Bluesman poco noto, vissuto per quasi tutta la vita a New Orleans fra i club della città del delta, impara a suonare il pianoforte da bambino. Inizia a suonare alle feste e in seguito nei bordelli verso la fine degli anni Venti sotto la guida del pianista Burnell Santiago. Agli inizi si fa chiamare Archi Boy, poi Archibald. La seconda guerra mondiale interrompe la sua attività spedendolo in India con la divisa dell’esercito statunitense.

Stack-a-Lee Blues

Tornato a New Orleans riprende a suonare nei bar e nei club e soltanto nel 1950 riesce a registrare qualche disco. La sua versione di Stack-a-Lee Blues ottiene un buon successo. Vari problemi di salute e la dipendenza dall’alcool i gli impediscono di sfruttare al meglio la popolarità per cui si può dire alla fine non riesce a uscire dai confini della Louisiana. Una crisi cardiaca lo uccide l’8 gennaio 1973 a New Orleans. Il suo canto possente è tipico di quegli interpreti che cercano di creare un legame fra la musica delle barrelhouse e il jazz di New Orleans.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".