Con 181 sì, 2 no e 16 astenuti, il Senato ha approvato definitivamente la legge per la limitazione degli sprechi alimentari. Tra gli obiettivi principali della norma ci sono l’incremento del recupero e della donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per assistenza agli indigenti.
Approvata la legge contro lo spreco alimentare
Ogni anno nel mondo 250 mila miliardi di litri d’acqua e 1,4 miliardi di ettari di suolo vengono utilizzati per produrre cibo che viene sprecato. Solo in Italia servono 13 milioni di tonnellate di Co2 per produrre cibo che non mangeremo e che graverà sui costi dello smaltimento.
Il consumo di suolo, di acqua e di biodiversità rappresentano enormi costi per la società. Il costo economico mondiale diretto di spreco di alimenti di agricoltura prodotti, sulla base di prezzi alla produzione solo, è di circa 750 miliardi di dollari, equivalente al PIL della Svizzera.
Il tema dello spreco alimentare era stato già affrontato da ministro Galletti in molte occasioni e, in particolare, era stata auspicata una legge per la sua regolamentazione, come già avvenuto in Francia, che mettesse fine ad una situazione paradossale.
La nuova legge sullo spreco alimentare: incentivi e semplificazione burocratica
Parte attiva nella questione è stata anche la FIC – Federazione Italiana Cuochi che si è battuta affinchè si giungesse presto ad una adeguata regolamentazione del tema.
«La Federazione Italiana Cuochi – dichiara il segretario generale della FIC, Salvatore Bruno – attraverso il Dipartimento Emergenze FIC, si sta impegnando già da diversi anni per combattere lo spreco alimentare, sia intervenendo durante le emergenze, sia nel compiere opere socialmente utili, anche a fianco della Caritas Italiana e della Protezione Civile».
«Ci deve essere un impegno comune – conclude Salvatore Bruno – per utilizzare al meglio le eccedenze alimentari. La legge approvata in Senato favorirà di certo attività di questo tipo. La Federazione Italiana Cuochi si sta inoltre preoccupando di ridurre gli sprechi alimentari all’interno delle attività ristorative; è una filosofia in linea con un corretto impiego delle risorse. A livello professionale dobbiamo fare tutto per non sprecare nulla».