Home C'era una volta Andrea Pozza, uno dei grandi talenti del jazz italiano

Andrea Pozza, uno dei grandi talenti del jazz italiano

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Il 17 ottobre 1965 nasce a Genova il pianista Andrea Pozza, considerato dalla critica uno dei grandi talenti del jazz italiano più recente.

Il debutto a tredici anni

Pozza inizia lo studio del pianoforte in giovanissima età sotto la guida del padre e nel 1977 si iscrive, dodicenne, al Conservatorio di Genova. L’anno dopo partecipa a un seminario tenuto da Enrico Pieranunzi e debutta al Louisiana Jazz Club di Genova. Ha tredici anni e l’esibizione segna l’inizio di un’intensa attività concertistica e di una carriera che lo vede esibirsi in Italia e all’estero con grandi artisti come Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, Scott Hamilton, George Coleman, Charlie Mariano, Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora.

Uno stile originale

Alla fine degli anni Novanta è un componente del quartetto di Steve Grossman, con il quale suona a Londra, Parigi e in importanti festival internazionali. Dal 2004 al 2008 fa parte del Quintetto di Enrico Rava, insieme a Roberto Gatto, Rosario Bonaccorso e Gianluca Petrella. Dotato di uno stile originale e molto riconoscibile, afferma però di essere debitore nella sua ispirazione a pianisti jazz come Teddy Wilson, Bud Powell, Bill Evans, Winton Kelly, McCoy Tyner e Paul Bley, solo per citarne alcuni. In realtà Andrea Pozza ama sperimentarsi e lasciarsi influenzare da ritmi e sonorità provenienti da ogni parte del mondo.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".