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Andrea Mingardi, tra rock, blues e ironia

Il 1° agosto 1948 nasce a Bologna il cantautore Andrea Mingardi, un artista vulcanico dagli atteggiamenti anticonformisti e spregiudicati

Gli inizi con Pupi Avati

Alla fine degli anni Cinquanta forma la sua prima band, i Golden Rock Boys che si esibiscono nel circondario di Modena e che godono di una grande popolarità tra gli studenti della loro zona per il brano rock blues Rosa rosae rock’n’roll. La band è formata, oltre che da Mingardi il quale canta e suona la batteria, dal bassista Beppe Federici, dal pianista Antonio Corsello e da Paolo Guarnera al sax. Quest’ultimo è il primo a lasciare il gruppo per unirsi ai Gatti, una band dove suonano Francesco Guccini e Victor Sogliani). Nel 1962 Mingardi diventa il cantante della Rheno Jazz Gang, un gruppo che schiera al clarinetto il futuro regista Pupi Avati.

I Supercircus

Dopo anni passati a suonare nei vari locali, all’inizio degli anni Settanta, accompagnato dai Supercircus, diventa molto popolare con uno spettacolo ironico, roboante di grande effetto scenografico. Nel 1974 pubblica Nessuno siam perfetti ciascuno abbiamo i suoi difetti, il suo primo album, cantato in dialetto emiliano, cui segue, due anni dopo Datemi la musica. Nel 1978 ottiene un grande successo con l’album Zabaione che conferma la sua capacità di fondere rock, blues e tradizione emiliana. Nel 1983 viene insignito del titolo di “miglior cantante blues italiano”. Nello stesso periodo alcuni suoi brani vengono ripresi da altri cantanti, come Mina e Gianni Morandi. Tra i suoi album va ricordato Si sente dire in giro del 1990 realizzato con la collaborazione di musicisti come Maurizio Tirelli, Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini.

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