Il 18 maggio 1960 le norme che in Italia escludono le donne dagli uffici pubblici vengono abolite perché incostituzionali.
La fine di un’esclusione
Quello che oggi appare come un diritto naturale fino al 1960 non era così. Esso viene sancito infatti per la prima volta dalla Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 33 del 18 maggio 1960 abroga l’art. 7 della legge del 1917 che esclude le donne da tutti gli uffici pubblici che implicano l’esercizio di diritti e di potestà politiche.
Dissoluzione dei costumi?
La decisione della Corte costituzionale di dichiarare costituzionalmente illegittime quelle norme viene accolta, in generale, con soddisfazione, anche se non manca chi fa notare che si tratta di un ulteriore passo sulla strada «della dissoluzione dei nostri costumi e delle nostre tradizioni culturali».