E’ arrivato WildLeaks, l’ultimo portale collegato alla difesa dell’ambiente e non solo. WildLeaks – con la stessa piattaforma del più noto WikiLeaks – garantisce anche anonimato e discrezione per denunciare i crimini commessi contro l’ambiente. WidLeaks, in sostanza, contrasta i crimini ambientali come quelli contro la fauna selvatica e la foreste svolgendo anche un’azione di monitoraggio costante.
E’ arrivato WildLeaks
“Spesso – spiega in un’intervista a Wired Andrea Crosta, 45 anni, fondatore di Eal ed ora anche di WildLeaks – i veri responsabili dei crimini ambientali sono aziende grossi business man, governativi corrotti, può essere pericoloso condividere queste informazioni. Da qui è nato WildLeaks che garantisce l’anonimato ma anche per far sì che un certo tipo di informazioni vadano a finire in un canale giusto (come per esempio alle forze di sicurezza, ndr).
Informazioni garantite contro i crimini ambientali
“Circa il 70% delle informazioni – spiega ancora Crosta –
vengono inviate attraverso la nostra piattaforma Tor, e quindi sono totalmente anonime e non tracciabili. La piattaforma WildLeaks è interamente costruita per essere utilizzata sulla rete Tor, ed è frutto della collaborazione con l’Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, gruppo tra l’altro fondato interamente da italiani. Tor è attualmente l’unico sistema affidabile che protegge gli utenti dall’analisi del traffico da parte di entità esterne, attraverso l’impiego di un network di cosiddetti onion router gestiti da volontari in tutto il mondo, che costituiscono un circuito virtuale crittografato, con un percorso casuale”.
L’utente deve solo scaricare il browser Tor e usarlo per la navigazione su internet. Si entra così a far parte della grande comunità di WildLeaks, un modo nuovo e ingegnoso per proteggere l’ambiente e fornire informazioni preziose per la salvaguardia del Pianeta.