E’ in uno zoo marino che si sta studiando attraverso i grandi animali che lo popolano le soluzioni più adatte per sfruttare l’energia del mare.
Sulle possibili soluzioni in vista, tecnici e ricercatori europei si sono confrontati nel convegno organizzato a Roma, nell’ambito del progetto Marinet dell’Istituto di Ricerca nel settore dell’ingegneria navale e marittima del Consigliuo nazionale delle Ricerche (Insean-Cnr).
“A fronte di una tale importanza strategica – ha spiegato Emilio Campana, direttore dell’Insean-Cnr – non c’è ancora uno standard per estrarre in modo più efficiente energia dal mare. A differenza di altri campi delle energie rinnovabili, come l’eolico dove si sono consolidati precisi sistemi di generazione dell’energia, nel campo dell’estrazione dell’energia dal mare ci sono oggi 100 idee e soluzioni diverse, prototipi con forme e principi di funzionamento i più disparati. Dal punto di vista della ricerca siamo quindi in una fase di “corsa all’oro” per trovare quale sia la soluzione migliore”.
Obiettivo delle politiche della Comunità Europea è quello di ricavare dal mare, entro il 2050, circa il 15% del fabbisogno energetico europeo.
Per ricercare possibili soluzioni concrete nel settore l’Ue ha lanciato il progetto Marinet che ha l’obiettivo di dare slancio alla ricerca nel settore e mettere le piccole e medie imprese in grado di sviluppare tecnologie per riuscire davvero a produrre energia pulita e rinnovabile dai nostri mari.
