Home C'era una volta Allen Eager, uno dei più importanti sax tenori del bop

Allen Eager, uno dei più importanti sax tenori del bop

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Il 10 gennaio 1927 nasce a New York il sassofonista Allen Eager, uno dei più importanti sax tenori del bop

Gli inizi al clarinetto

Allen inizia a interessarsi di musica all’età di tredici anni studiando clarinetto, ma dopo poco tempo opta per il sassofono e a sedici anni diventa professionista esibendosi con alcune tra le più celebri formazioni dell’era swing quali quelle di Bobby Sherwood, Sonny Durham, Shorty Sherock, Tommy Dorsey e Johnny Botwell. La nascita del bop lo attrae sin dai primi giorni e lo si vede frequentare assiduamente i locali della 52a strada. Nel 1945 forma un quartetto e l’anno successivo incide già sotto suo nome per la Savoy con il pianista Ed Finckel, il bassista Bob Carter e il batterista Max Roach. Un anno più tardi è di nuovo negli studi della Savoy con un quintetto composto da Terry Gibbs, Duke Jordan, Curley Russell e Max Roach. Nerl mese di novembre dello stesso anno forma un nuovo quintetto con il trombettista Douglas Mettome, il pianista George Wallington, il bassista Leonard Gaskin e il batterista Stan Levy.

Il primo abbandono e il ritorno

Nel 1948 suona con il gruppo di Tadd Dameron. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento suona spesso con l’orchestra di Buddy Rich prima di lasciare il mondo della musica per dedicarsi al altre passioni quali lo sci, le corse ippiche e quelle automobilistiche. Non è un addio definitivo. Nel 1953 riappare a Boston e New York con un altro quartetto e suona diverse volte al Greenwich Village, anche con Oscar Pettiford. Nel 1955 si trasferisce a Parigi e solo dopo due anni torna negli Stati Uniti. Da quel momento appare sempre più raramente e per brevi periodi finendo per scomparire totalmente di scena. Malgrado la sua carriera sia stata di brevissima durata, si può tranquillamente affermare che ha lasciato un segno indelebile del suo passaggio, anche se non è stato certo un caposcuola. Eager resta uno dei più importanti tenori del bop, sia perché il suo stile, tutto sommato, è notevolmente originale, sia per la validità delle incisioni alle quali ha partecipato, sia per il contributo dato anche ai musicisti cool. A partire dal 1957 smette di incidere. Muore il 13 aprile 2003.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".