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Alimentare, le fattorie verticali soluzione post-covid

Fattorie verticali

Si sta lavorando duramente in questo periodo su progetti ad alto impatto sociale e tecnologico con l’obiettivo di fornire nel breve termine al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali soluzioni concrete per valorizzare il settore agricolo nella fase post-Covid, creare occupazione e favorire lo sviluppo tecnologico delle imprese del settore.

Lo annuncia VISIONARI no Profit associazione per la promozione e la divulgazione della scienza che, assieme al team di Ethics4growth, realtà che si occupa di formazione e consulenza in ambito sostenibilità e social innovation verso aziende e startup, promuove un progetto sulla sostenibilità alimentare.

In Italia si spendono troppe risorse per spostare il cibo, e sicuramente sono più energie di quelle che ne ricaviamo mangiandolo. Per questo nella fase post-Covid, con l’emergenza sanitaria che ha evidenziato tutti i limiti delle coltivazioni tradizionali, è necessario puntare sulle nuove “fattorie verticali” che possono essere installate ovunque e che permettono di coltivare con il 90% in meno di acqua e di ottenere una produttività anche 350 volte superiore rispetto ai metodi tradizionali.

Inoltre, grazie alla coltivazione idroponica, acquaponica ed aeroponica, le fattorie verticali possono essere realizzate in qualsiasi luogo, richiedendo spazi e risorse ridottissimi e rispettando l’ambiente – spiega VISIONARI.

Anche Ethics4growth osserva come la produzione con il vertical farming favorisca l’occupazione locale, la valorizzazione del territorio e faciliti il controllo sulla qualità del prodotto riducendo costi di filiera e relativi sprechi di scarti organici fino al 98%.
“Lo sviluppo di realtà come queste è già fortemente presente in altri paesi del Nord Occidentale Europeo come, ad esempio, l’Olanda – afferma Mauro Manfredi, co-fondatore di Ethics4growth – La sostenibilità e l’impatto sociale sono e saranno i temi principali i business del prossimo futuro, ma possono funzionare solo mettendo al centro l’interesse di tutte le parti coinvolte ovvero persone, ambiente ed anche profitto. E questo è ciò che favoriamo con tanta pratica nella nostra community ed attraverso gli hub nei quali siamo presenti”.

Il nostro paese è storicamente votato all’agricoltura ma con un approccio ancora troppo tradizionale e per questo motivo VISIONARI e Ethics4growth, grazie alle loro esperienze e progetti sui quali sono impegnati, stanno già lavorando per poter arrivare a stendere una proposta concreta da poter mettere anche sul tavolo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali: si tratta di un piano che prevede la creazione di centri di eccellenza Agritech, molto simili ad incubatori ed acceleratori di startup, con lo scopo di integrare la formazione teorica e pratica dei giovani con la necessaria educazione tecnologica, ma al tempo stesso favorire anche le aziende nel reperimento ed utilizzo dei fondi pubblici messi a disposizione dall’Europa.

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