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Al via il Fringe Festival: “E’ truoppu amara sta terra duci”

Fringe Festival

Come da tradizione, il Roma Fringe Festival è arrivato alla terza edizione. Una edizione ricca di teatro, musica, visioni. Da ieri si è entrati nel vivo del festival con i primi 18 spettacoli in rassegna fino al 13 luglio.

Tra questi, non si può non citare, “E’ truoppu amara sta terra duci”, scritto e diretto da Katia Vitale, interpretato da Chiara Galano e Katia Vitale con come media partner Daily Green. Quest’anno sarà proprio il teatro indipendente ” Roma Fringe Festival” per la sua terza edizione a ospitare lo spettacolo “E’ truoppu amara sta terra duci”, nelle serate del:
16 GIUGNO ALLE 23:30 PALCO B.
18 GIUGNO ORE 20:30 PALCO B. 20 GIUGNO ORE 22:00 PALCO B.

“E’ truoppu amara sta terra duci” sarà in gara con le settantadue compagnie teatrali provenienti da Italia, Belgio, Inghilterra, Francia e Stati Uniti che si sono autoprodotte per dare il via ad una kermesse unica all’insegna della libertà artistica.

“E’ truoppu amara sta terra duci”

“Il testo idealmente è nato nel 2009 – scrive Katia Vitale – anno in cui lasciai la Sicilia per la seconda volta”.

“L’idea – continua – era di descrivere le due facce contrapposte di una terra inzuppata di odio tanto quanto d’amore.

Ma negli anni a venire l’odio sfumava e, da Roma potevo solo scrivere o descrivere una lontana nostalgia (la cosa non m’interessava)
Durante i miei saltuari e conflittuali rientri a casa, la bellezza di quell’Isola faceva sì che tutte le armi dell’odio fossero riposte chissà dove, lasciando posto solo a una folle passione piena di amore e così, non potevo più scrivere o descrivere l’odio.

Nell’estate del 2011 sull’autobus Roma/Sicilia incontrai una ragazza della mia stessa città: “Ragusa”.

Per un caso – spiega – ci ritrovammo sedute nello stesso posto e da lì iniziò il lungo viaggio, un viaggio inzuppato di odio e di amore. Lei demoliva la Sicilia, vedeva tutto il nero che io negli anni avevo trasformato in grigio e non riusciva a vedere il minimo di bianco.

La sua lotta emotiva era straziante, disprezzante, eccessiva e io cercavo con tutta l’anima di farle vedere anche l’altra faccia della nostra terra/matta.

Il suo odio era concentrato sulle Istituzioni e sul passivismo del nostro popolo. Il mio amore era concentrato sulla bellezza della nostra terra e sulla particolarità del nostro popolo.

Per altri due anni portai con me quell’incontro, ero sicura che prima o poi avrei scritto qualcosa, ma solo nel 2013 dopo uno scontro furioso con la mia terra decisi che di liberare il mio cuore dal veleno e così nacque “E’ truoppu amara sta terra duci” un testo che parte da un cuore siciliano, ma che racchiude, purtroppo, una mentalità nazionale”.

Sinossi della commedia

E’ noto a tutti che l’italiano ama la propria terra di appartenenza con la stessa intensità con cui la odia. L’amore, solitamente, viene nutrito dall’indiscutibile bellezza della penisola e l’odio dagli indiscutibili limiti che, alle volte, la rendono, invivibile.

Ma, se la gente del nord riesce a trovare momenti di equilibrio tra i due sentimenti, la gente del centro/sud è destinata a una schizofrenia permanente: il conflitto tra odio e amore si amplifica a dismisura fino a raggiungere l’apice del conflitto esistenziale rappresentato dalle due protagoniste dell’opera: Mariagrazia e Isabella.

Le due donne si incontrano sull’autobus Roma/Sicilia e durante il viaggio Mariagrazia esprimerà in chiave comica il suo esasperato amore e Isabella il suo esasperato odio nei confronti della Sicilia. Ma alla fine del viaggio una sorpresa le costringerà a rivedere le proprie posizioni.

La collaborazione con Chiara Galano

Ho conosciuto Chiara Galano durante i laboratori teatrali del maestro Luciano Miele, mi sono innamorata subito del suo talento e l’ho istintivamente associata al personaggio che avrei voluto scrivere: “Isabella” che avrebbe rappresentato l’odio per la Sicilia.

Da lì a poco, esattamente nell’estate del 2013 andiamo in scena alla Casa Internazionale delle donne e in seguito a Guidonia.

Perché ho seguito l’edizione del 2013 e trovo meraviglioso il loro lavoro, che unisce la competizione alla compartecipazione. Ottanta compagnie unite in un unico Festival e con un accesso economico alla portata di tutti.
Il Roma Fringe Festival è la prova che il teatro indipendente può avere una risonanza anche internazionale.
Insomma, contenta di essere sempre in mezzo alla genuinità dell’arte.

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Tutti i giorni si parte dalle 17.30 con l’apertura del mercato di artigianato italiano, vintage, bio, equosolidale e del riciclo con oggetti originali di botteghe italiane…al Roma Fringe è inoltre possibile trovare birra artigianale con due aree mescita gestite da una delle birreria più amate di Roma e di San Lorenzo: il Serpente.

ROMA FRINGE FESTIVAL 2014 #OLTREILTEATRO. 7 giugno – 13 luglio 2014. Villa Mercede, Via Tiburtina 113 – 115 (Zona San Lorenzo).

Per info: www.romafringefestival.it

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