Home C'era una volta Al McKibbon, il miglior contrabbassista bop per grande orchestra

Al McKibbon, il miglior contrabbassista bop per grande orchestra

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Il 1° gennaio 1919 nasce a Chicago, in Illinois, il contrabbassista Al McKibbon, il cui nome completo è Alfred Benjamin McKibbon.

I primi insegnamenti in famiglia

Nato in una famiglia di musicisti riceve i primi insegnamenti dal padre che suona tuba e chitarra e da un fratello, chitarrista. Si dedica prima al piano e poi al basso iniziando a suonare in formazioni locali, come quelle di Kelly Martin e Ted Buckner. Nel 1943 si trasferisce a New York dove suona fino al 1946 con Lucky Millinder e con Tab Smith. Nello stesso anno viene scritturato da Coleman Hawkins con il quale suona anche durante l’anno seguente e da J.C. Heard. Dal 1947 al 1949 è il bassista di Dizzy Gillespie. Suona naturalmente anche nella grande orchestra. Nel 1948 trova modo di suonare anche nella formidabile formazione di Miles Davis & His Tuba Band segnalandosi all’attenzione dei critici e dei fans come uno tra i più completi bassisti del momento. Nel 1950 viene scritturato da Count Basie e l’anno successivo passa nel quintetto di George Shearing trovandovi una sistemazione quasi definitiva, dal momento che con il pianista inglese rimane fino al marzo 1958, quando accetta di suonare con il vibrafonista Cal Tjader.

Il migliore

Nell’estate del 1959 si chiude la collaborazione con Tjader e McKibbon si trasferisce a Los Angeles dove svolge attivamente la professione l’attività di free-lance suonando spesso con Calvin Jackson, Neal Hefti, Ray Charles ed Ernie Freeman diventando uno dei musicisti fissi della NBC nella sede californiana di Burbank, nonché l’accompagnatore di molti cantanti come Frank Sinatra, Joe Williams e Diahann Carroll. Questo lavoro sembra allontanarlo un po’ da jazz ma nel 1971 una iniziativa di George Wein lo riporta alla ribalta con la creazione dei Giants Of Jazz, una All Star formata da Dizzy Gillespie, Kai Winding, Sonny Stitt, Thelonious Monk e Art Blakey nella quale l’apporto del bassista è fondamentale. La critica lo ritiene il migliore dei contrabbassisti di stile bop per grande orchestra. Muore il 29 luglio a Los Angeles, in California.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".