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Al MAXXI dagli anni ‘60 ad oggi, l’Arte scende in strada

Ancora fino al 28 aprile il MAXXI di Roma nella mostra “LA STRADA … Dove si crea il mondo”, ospita più di 140 artisti e oltre 200 opere, ma anche ad architetti, urbanisti, designer, per comporre il racconto multiculturale, poliglotta, colorato, il vero grande laboratorio di discussione, creazione, confronto, dove si inventa l’era contemporanea.

MAXXI THE STREET Cruzvillegas

E’ una mostra a cura di Hou Hanru insieme allo staff curatoriale e di ricerca del museo, dove il MAXXI attualizza una intensa ed a tratti caotica scena cittadina, ma attraverso il linguaggio degli artisti, leggibile per scene, mappe e video. Come le sezioni di uno spettacolo queste strade (da tutto il mondo) sono attraversate da molteplici significanti, a volte invase da bombardamenti visivi e fisici – insegne, pubblicità, telecamere di sorveglianza, immondizia – ma soprattutto sono territorio di sperimentazione di pratiche di sharing e nuove tecnologie, vetrina di progetti nati dalle esigenze delle comunità che le vivono. Gli artisti, a partire dagli Anni Sessanta, sono scesi in strada ed hanno coinvolto le persone, le comunità, hanno offerto nuovi punti di vista, sono stati loro a credere che la strada fosse il nuovo campo di battaglia intellettuale, sociale e politico.

Il main partner è Enel, primo socio privato della Fondazione MAXXI, che ha scelto di sostenere questa mostra per il suo alto valore culturale e di ricerca, offrendo l’ingresso gratuito a un programma di incontri con architetti, giornalisti, filosofi, artisti.

Con “LA STRADA. Dove si crea il mondo” il MAXXI diventa una strada-museo, capace di coniugare opere, azioni, eventi e ricerche artistiche, architettoniche, urbanistiche e tecnologiche, concepite da una comunità creativa internazionale, ampliando la ricerca condotta già nel 2017 per la Bi-City Biennale of Urbanism/Architecture di Shenzhen con la quale il museo ha collaborato, sulle esperienze artistiche più iconiche che hanno reinterpretato le funzioni e le identità della strada negli ultimi vent’anni. In questo modo il museo si fa portavoce di una riflessione sul futuro della vita urbana e della società civile, e sulla funzione delle istituzioni artistiche e culturali.

MAXXI THE STREET Durant

Partendo dalla convinzione che questo spazio sia il luogo in cui si crea il mondo, esso viene analizzato come manifesto della vita contemporanea, scenario e punto di vista privilegiato dell’esperienza del quotidiano, un paesaggio in cui la comunità creativa e quella cittadina danno vita a una nuova comunità e a un nuovo mondo di creatività urbana.

La mostra accompagnata da una rassegna video nella videogallery del museo e un ciclo di talk, prevede anche una serie di interventi artistici fuori dal museo e un calendario di performance commissionate per l’occasione, tutte a ingresso libero.

Ancora a marzo Lin Yilin presenta la nuova performance The back (working title) pensata per la mostra, mentre ad aprile il gruppo OHT presenta Little Fun Palace, una roulotte che occuperà le strade dei quartieri del Quarticciolo e di Tor Tre teste, ospitando incontri e dibattiti aperti al pubblico.

La mostra è accompagnata da un libro/catalogo articolato in due volumi a cura di Hou Hanru e dello staff curatoriale e di ricerca del museo, edito da Quodlibet, una mini-enciclopedia che esplora il tema della strada, con un volume 1 pensato come manuale introduttivo e antologia, e un volume 2 composto come un libro “visivo” dedicato ai sette temi affrontati dalla mostra.

Le foto dell’articolo sono di Valter Sambucini.

Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo è stato progettato dall’architetto Zaha Hadid e è gestito dall’omonima fondazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali –  Via Guido Reni, 4. Roma https://www.maxxi.art/events/la-strada-dove-si-crea-il-mondo/

 

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