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Agricoltura: al via la quarta rivoluzione

Agricoltura

Sensori che attraverso lo spessore delle foglie e il loro colore riconoscono le necessità della pianta di acqua e di nutrimenti. Droni che fotografano e monitorano dall’alto la secchezza dei terreni, Robot che raccolgono fragole mature. Dati che si incrociano e così, dai più avanzati centri di ricerca, è possibile condividere informazioni in tutto il mondo per gestire l’agricoltura del futuro, che ormai è sempre meno un film di fantascienza e sempre più reale.

Sicuramente l’impatto è forte in tutti i campi di lavoro e non c’è rivoluzione vera se tutti gli attori coinvolti non si adattano al cambiamento. La sessione sull’automazione di NovelFarm inizierà proprio con una fotografia delle implicazioni che questa rivoluzione ha sul lavoro degli agronomi e sul cambiamento delle professionalità richieste per gestire un’agricoltura 4.0. Essa non si basa più solo sulla conoscenza dei campi, dei nutrienti, delle serre, ma deve prevedere la preparazione sul funzionamento dei led per l’indoor farming, l’interpretazione dei dati di sensori altamente tecnologici dotati di Intelligenza Artificiale. E proprio l’AI è il fulcro del secondo intervento tenuto dalla ricercatrice della Wageningen University, Isabella Righini. Una ricerca ha evidenziato come una serra gestita in remoto tramite dati raccolti da sensori sia profittevole oltre che altamente sostenibile. Altri esempi:PlantGeek, un progetto di ricerca sull’acquaponica in ambiente controllato, che ha l’obiettivo di analizzare l’interazione tra pesci, batteri e piante per sviluppare un modello di acquaponica automatizzato; la serra-container autonoma e automatica realizzata daIdromeccanica Lucchini e ENEA.
Ma i dati non servono solo ad aumentare la produzione, anche a garantire la qualità dei prodotti e la sicurezza alimentare, come ci spiegherà Vasileios Vallas CEO e co-funder diPlantHive.
Dall’intelligenza artificiale passiamo poi ai Robot che possono aiutare il lavoro dell’uomo soprattutto in condizioni in cui l’automazione tradizionale è impossibile per le caratteristiche geomorfologiche del territorio. In questo caso la robotica risulta essere l’unica soluzione per evitare l’abbandono delle zone. L’intervento è tenuto dalla professoressa Rezia Molfino, dell’Università degli Studi di Genova.

Ma tutte le ricerche e le scoperte non possono essere patrimonio soltanto di chi le fa, così dove la ricerca finisce arriva la condivisione dei dati. Marcello Donatelli, direttore del Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente del CREA, racconterà della piattaforma che stanno realizzando insieme a Microsoft, per potenziare la ricerca a supporto della filiera agroalimentare italiana grazie al Cloud Computing, l’Internet of Things, l’Artificial Intelligence e la Blockchain.

L’appuntamento è per mercoledì 13 febbraio a Pordenone Fiere.
NovelFarm non è solo tecnologia ed ecco qualche altra anticipazione. Quali sono le potenzialità dell’idroponica nel mondo medicale e della nutraceutica? Non possiamo poi non parlare di cannabis e capire, insieme ad alcuni ricercatori, quali sono gli ingredienti per una resa delle piante e una qualità ottimale. E ancora… come si può produrre birra conluppolo idroponico? E l’uva? Questi sono solo alcuni degli argomenti della sessione food e non food in programma il 14 febbraio.

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