Si trova ad Albenga ed è la casa passiva più ecologica d’Italia perché sfrutta un po’ tutte le tecnologie per il risparmio energetico, integrandole in maniera intelligente.
La palazzina, che ospita 24 alloggi per i Vigili del Fuoco e alcuni uffici comunali, è un progetto dell’architetto Giorgio Mallarino consapevole che le abitazioni assorbono il 40% di tutta l’energia consumata in Italia. Attento all’ambiente, il progettista ligure ha capito che è fondamentale riuscire a conservare l’energia generata in casa e fare attenzione a non disperderla all’esterno.
Ad Albenga la prima casa passiva
Gli alloggi della casa passiva più ecologica d’Italia, in provincia di Savona pertanto, sono caratterizzati ognuno dalla presenza di 60 espedienti sostenibili per il risparmio di energia, acqua e, conseguentemente, denaro.
Ogni appartamento è coibentato termicamente in maniera estremamente efficace, in modo da ridurre al minimo le perdite energetiche; all’interno delle vetrate delle abitazioni sono state inserite delle cellule fotovoltaiche, mentre pannelli sono stati installati sul tetto per garantire la climatizzazione estiva e invernale, il riscaldamento dell’acqua, il funzionamento degli elettrodomestici e delle pompe di calore, il cui fluido frigorigeno si riscalda e raffredda sfruttando l’inerzia termica del suolo (energia geotermica).
Il sistema intelligente fa in modo tale che in caso di periodi di pioggia o nuvolosità prolungati, l’energia non venga prodotta dai pannelli fotovoltaici ma da un sistema di generazione che sfrutti il vento o il calore del terreno. Anche il sistema di ventilazione artificiale è innovativo non solo perché è molto silenzioso, ma anche perché recupera il calore dell’aria estratta e lo trasferisce all’aria immessa nell’ambiente.
Quindi in inverno, l’aria prelevata dall’esterno, prima di essere immessa in ambiente passa attraverso lo scambiatore termodinamico trattenendo il calore dell’aria in uscita. I materiali sono stati scelti con attenzione per essere isolanti, sicuri per la salute e non dannosi per l’ambiente. A coibentare le tamponature per esempio, ci pensa della lana di canapa e delsughero. Per gli intonaci invece, la scelta è ricaduta su calce naturale.