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Acqua, tra 20 anni deficit del 40%

Secondo una ricerca condotta dalla McKinsey, riportata dal portale europeo EurActiv e resa nota al termine della Settimana verde europea, se non verranno presi provvedimenti radicali per migliorare l’efficienza agricola e industriale e ridurre i consumi domestici, entro vent’anni il deficit globale di acqua dolce sara’ del 40%.

L’analisi della Commissione europea

Alla ricerca dell’istituto fa eco un’analisi della Commissione europea, secondo la quale nella Ue si potrebbero ridurre sprechi e consumi del 40%, solo con l’adeguamento tecnologico degli impianti. L’emergenza ha indotto alcune grandi aziende, che hanno nell’acqua potabile una delle componenti essenziali della loro produzione, ad intraprendere misure tese all’ottimizzazione dei consumi.

Il progetto della Mars Petcare

Un progetto pilota, finanziato dalla Ue, e’ quello che sta portando avanti la Mars Petcare che ha sperimentato i raggi ultravioletti per ripurificare l’acqua usata per la sterilizzazione dei contenitori di cibo per animali; l’acqua puo’ cosi’ essere utilizzata per lavaggi successivi. In questo modo il nuovo processo riesce a risparmiare fino al 95% dell’acqua utilizzata.

La Dow Chemical ottimizza le risorse idriche

Un altro progetto che punta all’ottimizzazione delle risorse idriche e’ quello portato avanti dalla Dow Chemical che a Terneuzen, in Olanda, usa per il raffreddamento degli impianti le acque reflue provenienti dalla rete degli scarichi dei paesi limitrofi. L’acqua, prima di essere utilizzata, viene purificata e quindi immessa nei circuiti di raffreddamento della fabbrica. L’esperimento ha avuto successo e la societa’ sta pensando di estendere il modello ad altri suoi impianti in Spagna e Cina. Il progetto, che e’ frutto della collaborazione tra la societa’ e le autorita’ locali, ha prodotto anche risparmi energetici nell’ordine del 65%.

Il caso della Coca Cola Europa

Cercano di ridurre il consumo delle risorse idriche anche le aziende i cui prodotti hanno l’acqua come elemento essenziale. E’ questo il caso della Coca Cola Europa, che ha aderito al programma europeo di gestione delle acque, e che punta ad una riduzione dei consumi del 20% attraverso l’uso di nuove tecnologie e misure di conservazione. In una Coca Cola l’acqua e’ il 96% e l’azienda ne utilizza 970 milioni di metri cubi all’anno. Lo studio della McKinsey avverte inoltre che se non verranno prese misure opportune, ai livelli di consumo attuali, la domanda agricola da sola potrebbe superare entro il 2030 la disponibilita’ di tutte le acque superficiali presenti sul pianeta.

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