Home C'era una volta Acker Bilk, il leader della Bristol Paramount Jazz Band

Acker Bilk, il leader della Bristol Paramount Jazz Band

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Il 28 gennaio 1929 a Pensford, in Gran Bretagna, nasce il clarinettista Acker Bilk, registrato all’anagrafe con il nome di Bernard Stanley Bilk

Il debutto con Ken Coyler

Acker impara a suonare il clarinetto durante il servizio militare prestato con i Royal Engineers, il corpo dei genieri dell’esercito britannico, sul canale di Suez. Nel 1951 si trasferisce a Londra per suonare con la band di Ken Colyer. Il buon successo ottenuto lo stimola a continuare dando vita a un proprio gruppo chiamato Bristol Paramount Jazz Band, una formazione che si caratterizza anche per una sorta di costume di scena caratterizzato da completi di gilet a righe e cappelli a bombetta.

Stranger on the Shore

Nel 1961 arriva il grande successo internazionale con il singolo Stranger on the Shore che si piazza al primo posto della classifica statunitense di Billboard. Bilk diventa quindi il secondo artista britannico ad avere un singolo nella prima posizione di questa classifica dopo Vera Lynn. Il suo successo declina con l’avvento del rock a partire dal 1964 e lui decide di esibirsi prevalentemente nel circuito del cabaret. Negli anni Ottanta torna di nuovo all’attenzione del grande pubblico quando il brano Stranger on the Shore viene inserito nella colonna sonora del film “Sweet Dreams”. Muore a Bath il 2 novembre 2014.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".