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Dragonfly, a New York la prima farm verticale

Dragonfly
Dragonfly è la prima fattoria verticale, o farm come dicono gli americani, che sorgerà a New York City. Il progetto, che ricorda molto la forma di una libellula, da cui il nome, nasce dall’idea dell’architetto belga Vincent Callebaut.

L’architetto belga ha ideato una fattoria verticale urbana completamente autosufficiente sia da un punto di vista alimentare che energetico. L’agricoltura urbana sta prendendo sempre più piede nelle grandi città. Si rende necessario produrre grandi quantità di cibo a costi ridotti e di abbattere i prezzi di trasporto dal produttore al consumatore. L’obiettivo dei grandi centri urbani? Una produzione a chilometro zero. E si cerca di raggiungerla senza rinunciare all’idea di una maggiore sostenibilità. Produrre di più è possibile, ma produrre abbattendo costi e inquinamento? Bisogna cercare di renderlo possibile.

Dragonfly, una vera e propria fattoria verticale nel cuore di Manhattan

Ed è proprio inseguendo questi obiettivi che Vincent Callebaut ha progettato una fattoria urbana che si svilupperà in altezza, verso il cielo di New York. Un enorme grattacielo con 132 piani, 600 metri di dislivello, che ospiterà ben 28 campi agricoli in grado di produrre frutta, verdura e cereali ma anche carne e latticini.

La struttura sorgerà su Roosvelt Island lungo l’Est River tra Manhattan e il Queens, di fronte lo skyline di una delle isole più affascinanti e belle del mondo.

L’intero complesso sarà autosufficiente anche da un punto di vista energetico, in grado di sfruttare l’energia solare, eolica e idrica.

 

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