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Ebola senza confini…e le Borse tremano

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L’Ebola è ormai senza confini ed ora anche le Borse tremano. E’ a forte rischio mortale l’infermiera ricoverata a Madrid. Nello stesso ospedale altri 14 pazienti sono sotto stretta osservazione. Ebola è sbarcata anche in Brasile. Le autorità dello stato meridionale del Paranà lo hanno segnalato al ministero della Salute. Un’altra donna che avrebbe contratto il virus è stata ricoverata a Parigi nell’ospedale Bichat.

Le borse tremano, Ebola spaventa l’economia

I titoli delle compagnie aeree sono andati letteralmente a picco e la colpa riguarda i timori relativi all’espansione del virus. Air France-KLM (FR0000031122) ha perso il 4,6%, International Consolidated Airlines (ES0177542018) il 6,9%, Lufthansa (DE0008232125) il 5,3% eeasyJet (GB000164199) il 5,3%. In Spagna altre tre persone sono state messe in quarantena per sospetto contagio da ebola. Gli investitori temono che l’aumento di timori relativi ad una possibile epidemia in Europa possano pesare fortemente sul traffico aereo.

A pesare sono anche altre ragioni ma l’Ebola spaventa, spaventa, ora, anche l’economia.

A Fiumicino procedura d’emergenza attivata

Nel frattempo sono stretta osservazione tutti i pazienti che potrebbero aver contatto il virus. Così come si sono stabilite procedure d’emergenza negli aeroporti, anche a Fiumicino. La procedura prevede ambulanze speciali, una piazzola riservata lontana dal resto dell’aeroporto, e medici protetti con tute “classe 3”.

“Per quanto riguarda eventuali casi sospetti, ci sono delle procedure a livello nazionale che abbiamo adottato seguendo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del Ministero della Salute” ha spiegato, sempre a Fiumicino Alessandro Lattanzi, responsabile della Sanità aerea dello scalo romano.

In Italia un aereo con a bordo un caso sospetto di Ebola può atterrare sia all’aeroporto romano di Fiumicino sia in quello milanese di Malpensa, dove sono attivi 24 ore su 24 i “canali sanitari” predisposti per fronteggiare l’emergenza del virus, dalla Sanità Aerea dell’USMAF del Ministero della Salute, dal personale dell’ospedale Spallanzani di Roma, dalla Croce Rossa italiana e dal personale del Pronto soccorso di Aeroporti di Roma.

Le procedure prevedono una serie di meccanismi di allarme che scattano nell’immediata segnalazione di un caso sospetto a bordo. Nel caso in cui si verificasse l’evento temuto, per prima cosa il comandante deve avvertire il personale sanitario a terra. Una volta atterrato, l’aereo viene fatto sostare in una piazzola decentrata dell’aeroporto e lì interviene il personale specializzato appositamente attivato. Dall’aereo non può né salire né scendere nessuno mentre i medici, che nel frattempo hanno già allertato l’ospedale Spallanzani e la Croce Rossa, si recano sotto bordo e, dopo avere indossato le particolari tute di protezione di “Classe3”, con guanti e mascherine in grado di proteggere dagli agenti batteriologici e biologici, prendono in carico il paziente.

Sul sito del Ministero della Salute è, nel frattempo, stato diffuso, ormai da tempo, un vademecum sul virus su cui, ora, tutti appuntano l’attenzione. Lo pubblichiamo di seguito.

Il vademecum del Ministero della Salute

Che cos’è la malattia da virus Ebola?
La malattia da virus Ebola, precedentemente nota come febbre emorragica da virus Ebola, è una malattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalità fino al 90%. La malattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie, gorilla, scimpanzé). L’Ebola è apparsa la prima volta nel 1976 in due focolai contemporanei: nella valle Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e in una zona remota del Sudan. L’origine del virus non è nota, ma i pipistrelli della frutta (Pteropodidae) sono considerati i probabili ospiti del virus.

Come si infettano le persone?
L’Ebola si trasmette per contatto diretto (attraverso ferite della pelle o mucose) con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (feci, urine, saliva, sperma) di persone o animali infetti. L’infezione può verificarsi anche in caso di ferite della pelle o delle mucose di una persona sana che entra in contatto con oggetti contaminati da fluidi infetti di un paziente con Ebola, quali vestiti e biancheria da letto sporchi dei fluidi infetti o aghi usati. Gli uomini, guariti dalla malattia, possono ancora trasmettere il virus a partner attraverso lo sperma, per un massimo di sette settimane dopo la guarigione. Per questo motivo è importante evitare rapporti sessuali per almeno due mesi dopo la guarigione oppure indossare il preservativo.

Chi è più a rischio?
Sono considerate categorie a rischio gli operatori sanitari, le persone a stretto contatto con persone infette, chi lavora con i corpi dei defunti, e i cacciatori nella foresta pluviale che entrano in contatto con animali trovati morti.

Cosa è falso riguardo il contagio?
Non si rischia il contagio del virus con un contatto casuale con persone in luoghi pubblici. Non si può contrarre la malattia maneggiando denaro o prodotti alimentari o nuotando in piscina. Le zanzare non trasmettono il virus Ebola.

Quanto è resistente il virus Ebola?
Il virus Ebola viene ucciso facilmente da sapone, candeggina, luce solare o asciugatura. Lavare in lavatrice indumenti contaminati da liquidi è sufficiente a distruggere il virus, che sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o secche.

Quali sono i sintomi dell’infezione?
Comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola sono i segni e sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epatica e, in alcuni casi, emorragia sia interna che esterna. Gli esami di laboratorio mostrano globuli bianchi e piastrine bassi ed aumento degli enzimi epatici. L’infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test di laboratorio.

Quando si è contagiosi?
Il periodo di incubazione o l’intervallo di tempo dall’infezione alla comparsa dei sintomi è tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa contagioso quando comincia a manifestare i sintomi, non è contagioso durante il periodo di incubazione.

Quando si dovrebbe cercare assistenza sanitaria?
Se una persona si trova in aree dove è noto ci sia la malattia da virus Ebola o ha avuto contatti con un caso confermato in laboratorio o un soggetto con quadro clinico fortemente sospetto di malattia da virus Ebola e comincia a presentare sintomi della malattia dovrebbe immediatamente richiedere assistenza sanitaria.

Qual’è la cura?
I pazienti gravemente malati necessitano di terapia intensiva, sono spesso disidratati e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa o di reidratazione orale con soluzioni contenenti elettroliti. Attualmente non esiste un trattamento specifico per curare la malattia. Alcuni pazienti con terapie mediche appropriate guariscono. Per aiutare a controllare l’ulteriore diffusione del virus, i casi sospetti o confermati devono essere isolati dagli altri pazienti e trattati da operatori sanitari, e devono essere seguite rigorose precauzioni per il controllo delle infezioni.

Come si può prevenire l’infezione?
Attualmente non esiste un vaccino autorizzato per la malattia da virus Ebola. Diversi vaccini sono in fase di sperimentazione, ma nessuno è disponibile per uso clinico in questo momento. Ridurre il contatto con animali infetti ad alto rischio (quali pipistrelli della frutta, scimmie e primati) nelle aree di foresta pluviale colpite. Cuocere accuratamente i prodotti di origine animale (sangue e carne) prima di mangiarli. Indossare guanti e utilizzare dispositivi di protezione individuale, durante la cura di persone malate. Lavare regolarmente le mani dopo aver visitato i pazienti in ospedale o dopo essersi presi cura di qualcuno a casa. Seppellire immediatamente le persone decedute per Ebola, manipolando le salme con dispositivi di protezione.

Come proteggere gli operatori sanitari?
In aggiunta alle precauzioni standard di assistenza sanitaria gli operatori devono: applicare rigorosamente le misure raccomandate per il controllo delle infezioni ed evitare l’esposizione a sangue infetto, fluidi o ambienti o oggetti contaminati, come la biancheria sporca dei liquidi biologici di un paziente o gli aghi usati. Utilizzare dispositivi di protezione individuale come camici monouso, guanti, maschere e occhiali o visiere non riutilizzare i dispositivi di protezione o indumenti a meno che non siano stati correttamente disinfettati. Cambiare i guanti dopo ogni operazione di assistenza ad un caso sospetto/confermato di Ebola. Tenere separati i pazienti infetti dagli altri pazienti e dalle persone sane.

Quali sono i consigli dell’ECDC quando si viaggia verso Guinea o Liberia, dove è attivo il focolaio Ebola?
Consigli del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ai viaggiatori in Guinea O Liberia. Il rischio di esposizione al virus Ebola è estremamente basso. Le seguenti misure preventive dovrebbero eliminare il rischio di contagio: evitate il contatto diretto con il sangue o con liquidi corporei di un paziente o di un cadavere e con oggetti che potrebbero essere stati contaminati; evitate la vicinanza di animali selvatici e non consumate selvaggina; evitate i rapporti sessuali non protetti.