E’ stato presentato in Australia il supercomputer per lo studio sull’evoluzione del clima. L’Australian National University di Canberra lo ha chiamato “Raijin”, come il dio giapponese dei tuoni, fulmini e tempeste. Rob Vertessy, capo del Bureau of Meteorology, ha dichiarato: “Si potrebbe dire che abbiamo bisogno di alta velocità nella comunità scientifica che studia il clima e con questo super pc l’abbiamo ottenuta”.
Un supercomputer per studiare il clima
La macchina è in grado di gestire simulazioni e modelli complessi con una risoluzione superiore a quelle sino ad ora disponibili. Il computer si trova nel centro di infrastruttura di calcolo nazionale dell’ANU (Australian National University, ndr).
“Metodi computazionali avanzati – ha commentato Lindsay Botten, direttore dell’Anu – costituiscono una componente sempre più essenziale della ricerca ad alto impatto, in molti casi, alla base di scoperte che non possono essere raggiunte con altri mezzi”.
Infatti il super pc potrà predire eventi meteorologi estremi, come quelli che colpiscono l’Australia frequentemente, immagazzinando milioni di stringhe dati, di codici e informazioni complesse da elaborare in un istante.
Il 27esimo computer più potente al mondo
La macchina, che si stima essere il 27esimo computer più potente del mondo, pesa 70 tonnellate e ha 57.000 core di elaborazione (l’equivalente di circa 15.000 computer portatili) e 160 terabyte di memoria (l’equivalente di circa 30.000 laptop).
Il supercomputer è stato finanziato come parte del pacchetto di finanziamenti per la costruzione di infrastrutture in Australia, sulla scia della crisi finanziaria globale. Andy Pitman del Centro di Eccellenza per la Climate Science conclude: “Non si può studiare il clima sul computer di casa, c’è bisogno di un serio sistema di grandi dimensioni al fine di avere questa capacità di calcolo e, per fortuna, ora, abbiamo il meglio.”