Quello energetico è uno dei settori produttivi più importanti a livello nazionale, con un giro d’affari, in crescita a dispetto della crisi, attorno al 20% del PIL e quasi mezzo milione di posti di lavoro creati.
Eppure si tratta di un settore che fornisce un servizio agli utenti finali più caro rispetto ad altri paesi europei. La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha analizzato le reali dimensioni e le motivazioni del perché la bolletta pagata da famiglie e imprese per energia elettrica, gas e carburanti sia più alta rispetto alla media europea.
Questi calcoli e tutti i numeri del ”caro energia” nazionale saranno illustrati nel corso del workshop ”I Costi dell’ Energia in Italia”, organizzato per l’ 11 luglio prossimo a Roma dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Green Economy, workshop su costi energia
Secondo un ricerca della Fondazione, allineare i prezzi dei prodotti energetici italiani a quelli medi europei vorrebbe dire risparmiare ogni anno 25 mld Euro. Da dove deriva questo extracosto? Quanto incide il sistema di tassazione? E quanto il mix energetico? In che misura la dipendenza da petrolio, carbone e gas ha influito sull’aumento dei prezzi degli ultimi anni? E quali sono le prospettive del mercato energetico mondiale a medio termine? E qual e’ il vero costo delle fonti rinnovabili?
Su questi e altri aspetti la Fondazione cercherà di fare luce attraverso un Dossier, che verrà presentato in anteprima, e il confronto tra importanti esponenti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale nazionale.