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Boston e New York come Atlantide?

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Boston

Boston e New York erano, anticamente, i principali centri economici dell’America coloniale. La loro era una posizione estremamente favorita sia dal punto di vista commerciale che da quello industriale. Nella nostra epoca però, la loro posizione geografica non è più un vantaggio: entrambe le città sono estremamente vulnerabili proprio perché si trovano a livello del mare. Dunque, Boston e New York come Atlantide?

Boston e New York come Atlantide

Alcune recenti ricerche indicano che il livello del mare sta crescendo molto più velocemente sulla costa orientale che altrove e quindi entrambe le città sono costrette a sviluppare piani di emergenza per l’innalzamento del mare e per le tempeste che spesso si abbattono sulla costa.

A New York City, dove la metropolitana si allaga anche semplicemente per le forti piogge, è stata recentemente approvata una legge per estendere in città l’uso dei pannelli solari in risposta al cambiamento climatico, ma nessun piano sembra sufficientemente utile e deve essere costantemente aggiornato per rispondere ai problemi che il cambiamento del clima impone agli abitanti.

Le proiezioni attuali indicano che il livello del mare potrebbe salire addirittura di un metro entro il 2100, mettendo a rischio tutta una serie di servizi . La città è già al lavoro per fare fronte al cambiamento: lo sviluppo edilizio si sposta più in alto, si installano barriere di protezione nei pressi delle acque, e si consente agli abitanti di spostare le apparecchiature elettriche dalle cantine ai tetti.

Il rischio di restare sommerse è altissimo

La normativa che si sta mettendo in atto, consente l’ampliamento delle competenze degli organi consultivi affinché si possa fare l’inventario dei rischi soprattutto per la popolazione più vulnerabile, come i residenti anziani o quelli a basso reddito che popolano le aree industriali, dove le inondazioni potrebbero sollevare anche il rischio di fuoriuscita di prodotti tossici.
Boston è anche più a rischio di Manhattan perché manca la protezione di Long Island. Anche qui si è recentemente completato un piano d’azione sul cambiamento climatico, e si stanno attualmente individuando i luoghi di intervento.
Gli esperti stanno studiato i pericoli ed i possibili effetti delle inondazioni sulle fogne e sulle strade. La città ha anche avviato un importante progetto di recupero ambientale sul fiume Muddy per controllarne le inondazioni.

Si cercano soluzioni di edilizia abitativa

Si sta inoltre cercando di prevenire le inondazioni guardando ai grandi progetti di edilizia abitativa a East Boston e stanziando milioni di dollari per proteggere i condomini dello storico quartiere di Back Bay che, secondo le previsioni di alcuni scienziati, potrebbe essere completamente allagato.

Tedd Saunders, residente proprio a Back Bay e consulente nel progetto, sta cercando di indirizzare le scelte verso la sostenibilità ambientale in ogni operazione.

Secondo un recente studio del MIT ( Progressi e sfide in Pianificazione Urbana di adattamento al cambiamento climatico ) , le città che hanno delle caratteristiche comuni a quelle di Boston e New York, condivideranno le stesse preoccupazioni: l’allarme per il danneggiamento delle infrastrutture nelle zone adiacenti al mare e la possibilità di interruzione dei sistemi di alimentazione. Sempre secondo il MIT, queste città dovranno porsi lo stesso comune obiettivo, quello di preparare dei piani d’azione per far fronte agli impatti dei cambiamento climatico.