A Pechino è allarme smog. Il comune ha annunciato nuove regole contro l’inquinamento anche se questo resta sopra i livelli di guardia. Verranno appesantite le multe per i veicoli a motore e imposte regole piu’ severe per la chiusura delle fabbriche inquinanti.
Pechino, allarme smog
Il 12 gennaio, tanto per citare un dato, la presenza nell’aria della capitale delle cosiddette particelle PM2,5, considerate pericolose per la salute, ha raggiunto il livello di 993, mentre quello considerato raccomandabile dall’ Organizzazione mondiale della sanita’ e’ di 25 e quello considerato tollerabile di 100-150. Nei giorni seguenti il tasso d’inquinamento e’ sceso ma resta l’allarme.
Le misure sono state criticate dagli esperti ancora prima di entrare in vigore.
”Le nuove regole che dovrebbero entrare in funzione a Pechino quando l’inquinamento raggiunge livelli estremi saranno probabilmente inefficaci come quelle precedenti”, hanno affermato esperti citati dal quotidiano Global Times.
Le nuove regole: multare i veicoli non conformi
Le nuove regole che la municipalita’ sta considerando comprendono, come detto, multe fino a 360 euro per i veicoli che superano i limiti consentiti di emissioni, mentre verra’ vietata la costruzione di nuovi cementifici e di nuove acciaierie.
I gestori delle bancarelle che cucinano per strada, molto popolari tra i pechinesi, potranno subire multe di oltre 600 euro se non chiuderanno nei giorni di smog.
Il primo ministro ”in pectore” Li Keqiang – che sostituira’ in marzo Wen Jiabao – ha invitato gli abitanti della capitale ad ”avere pazienza” mentre le autorita’ ”lavorano per ridurre l’inquinamento”. Ma l’inquinamento resta allarmante.