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Green economy, finanziamenti aperti ai giovani

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giovani finanziamenti

E’ “pienamente operativo”, scrive il Governo, “il Fondo che eroga finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di progetti e interventi nei settori della green economy ed in settori di attività connessi con la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologico e sismico”. Si tratta di un fondo che prevede una vera e propria corsia preferenziale per i giovani laureati e per i giovani professionisti della Green economy.

LE DISCIPLINE – Il governo ha messo a disposizione ben 460 milioni di euro dirottandoli dal cosiddetto “Fondo Kyoto“, denari che potranno essere utilizzati per sostenere a tasso agevolato le imprese che sceglieranno di occuparsi di “protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza generazione»; (…) «solare termico», «solare a concentrazione», «solare termo-dinamico», «solare fotovoltaico», biomasse, biogas e geotermia; incremento dell’efficienza negli usi dell’energia nei settori civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social housing”. Insomma, sono le professioni del futuro: energie rinnovabili, edilizia verde, riciclo e riuso energetico, protezione del territorio, messa in sicurezza del sottosuolo.

SALVARE TARANTO – Sul sito del ministero sono disponibili tutti i moduli utili per candidare la propria azienda e il proprio progetto al finanziamento a tasso agevolato. E’ possibile candidarsi come impresa unipersonale, come società di persone o capitali, come consorzio: 10 milioni di euro dei 460 sono destinati specificatamente a progetti proposti dalle nuove SRL semplificate, mentre ulteriori 70 sono riservati “al finanziamento di interventi di ambientalizzazione e riqualificazione” del sito di Taranto, martoriato dall’inquinamento e dalla vicenda dell’ILVA.

GIOVANI AL LAVORO – Non è finita, perché come dicevamo i ragazzi, soprattutto, hanno una corsia preferenziale all’interno di queste agevolazioni: sul testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale è scritto a chiare lettere che per accedere a questi finanziamenti sarà necessario “prevedere occupazione aggiuntiva a tempo indeterminato di giovani con età non superiore a 35 anni alla data di assunzione. Nel caso di assunzioni superiori a tre unità, almeno un terzo dei posti è riservato a giovani laureati con età non superiore a 28 anni”. Insomma, se non assumi giovani, niente fondi.

SCADENZE – Il finanziamento ha durata di sei anni. Per accedervi, è necessario inviare la modulistica che si può trovare sul sito del ministero alla posta elettronica certificata dell’Amministrazione, “a partire dal 26 gennaio 2013 ed entro e non oltre i novanta giorni decorrenti da tale data”. Si ha tempo fino al 26 aprile per presentare il progetto della propria impresa.