Più di 170 milioni di ettari di foreste scompariranno nei prossimi 20 anni. A lanciare l’allarme è il Wwf. In pratica andrà persa una superficie pari a quella di Germania, Francia, Spagna e Portogallo messi insieme.
Entro il 2050 si potranno perdere 230 mln di ettari di foreste
La colpa – riferisce l’associazione ambientalista – è anche dell’agricoltura intensiva e l’allarme è stato lanciato dal Wwf in occasione del Tropical Landscapes Summit in corso a Giacarta, in Indonesia. Non basta, perché riferisce il Wwf, entro il 2050 gli ettari persi potranno arrivare a 230 milioni mentre bisogna ridurre a zero questa perdita entro il 2020 per evitare cambiamenti climatici pericolosi e perdite economiche.
I dati sono contenuti nel rapporto “Living Forests Report: Saving Forests at Risk“, rilasciato in occasione del vertice.
Entro il 2030 a rischio undici luoghi in tutto il mondo
Entro il 2030, si legge, undici luoghi in tutto il mondo – di cui dieci nei tropici – rappresenteranno oltre l’80% della perdita di foreste a livello globale. I polmoni verdi a rischio sono Amazzonia, Foresta atlantica e Gran Chaco, Borneo, Cerrado, Choco-Darien, Africa Orientale, Australia orientale, Greater Mekong, Nuova Guinea e Sumatra e il Bacino del Congo.
E sarà soprattutto il Bacino del Congo al centro dell’attenzione del Wwf Italia che, da maggio, concentrerà la campagna di raccolta fondi. Anche perché, proprio qui, nel Congo, si concentra la più ricca fauna selvatica comprese tante specie in via di estinzione come per gli oranghi e le tigri. Un patrimonio naturale, oltre che biologico che rischia di sparire per sempre.