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Consiglio Stato, via libera alla nuova centrale geotermica sul monte Amiata

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centrale geotermica

Nonostante i tanti e ripetuti appelli da parte delle associazioni ambientaliste, il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla costruzione della nuova centrale geotermica sul monte Amiata (Toscana) ed ha dichiarato nullo il ricorso presentato da Italia Nostra, Wwf e Forum Ambientalista che avevano già impugnato l’autorizzazione rilasciata per la centrale geotermoelettrica.

Consiglio Stato, via libera alla nuova centrale geotermica sul monte Amiata

L’Enel si appresta quindi a costruire la più grossa centrale geotermica dell’Amiata (Bagnore 4, centrale da 40 MW) e a cui probabilmente altre ne seguiranno.
L’energia geotermica può essere considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile e si basa sui principi dello sfruttamento del calore naturale della Terra dovuto all’energia termica rilasciata dai processi di decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi contenuti naturalmente all’interno della Terra.

Le centrali geotermiche dell’Amiata presentano però due inconvenienti piuttosto seri: il depauperamento delle riserve idropotabili del vulcano e le emissioni gassose che presentano una tossicità 5 volte superiore alla media delle centrali che operano nel mondo.

l’Enel da parte sua ha tutto l’interesse ad ampliare la centale non foss’altro perchè il kw geotermico è molto più conveniente del kw a combustibile fossile, apre al diritto di ottenere certificati verdi (quindi ad ulteriori introiti) e al diritto di convertire le centrali a metano in centrali a carbone (il combustibile fossile più a buon mercato e di gran lunga più economico).

La geotermia è energia pulita e sostenibile, ma non sull’Amiata

La prima questione non lascia dubbi e si traduce nella pericolosità della miscela di gas nocivi portata in superficie dalle profondità e che esce dai camini delle centrali. La seconda riguarda invece la diminuzione e l’inquinamento del bacino idropotabile che è, se possibile, ancor più controversa, perché ciò che succederà nelle profondità dell’Amiata è più difficile da sapere.

Fatto sta che la legittimità degli atti che hanno autorizzato la nuova centrale di Bagnore 4 sull’Amiata (Grosseto) è ormai confermata e non può più essere messa in discussione.
Tutto questo nasce inoltre dal fatto che chi ha fatto ricorso contro la sentenza, ha impugnato la prima autorizzazione (rilasciata nel 2012 che poi è stata annullata per vizi istruttori) e non quella nuova, rilasciata dalla Regione il 20 febbraio 2014.
Questa mancanza rende perciò “inattaccabile la sentenza e fa venire meno anche il ricorso contro la Valutazione d’impatto ambientale il cui ipotetico annullamento non comporterebbe comunque l’annullamento della nuova autorizzazione unica”. Questo quanto comunicato nella sentenza del Consiglio di Stato.

Fonte : Ansa

 

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