Il 19 aprile 1945 a Osager, in Danimarca, nasce il pianista, arrangiatore e compositore Ole Kock Hanse.

Il folkevise nel jazz

Molto conosciuto e apprezzato nell’ambiente del jazz diventa popolare anche presso il pubblico a partire dal 1967 quando entra a far parte del Radiojazzgroup danese e l’anno dopo della big band della Radio danese. Dal 1968 al 1970 suona in un suo trio con Hugo Rasmussen al basso e Bjarne Rostvold alla batteria. Nel 1969 suona nel quartetto di Finn Zuegler al festival di Montreux. Nel 1974 è il rappresentante danese del Nordjazzquintet internordico. Dal 1975 suona con  un gruppo che comprende il chitarrista Ole Molin, il bassista Mads Vindin e il batterista Lennart Gruvsted. La sua musica trae spesso ispirazione dal Folkevise, il vecchio folclore danese.

Musicista jazz dell’anno

Nella sua carriera collabora anche con moltissimi musicisti statunitensi come Ben Webster, Dexter Gordon, Roy Eldridge, Dizzy Gillespie, Toots Thielemans, Putte Wickman, Lee Konitz e molti altri. Dopo varie tournée in Scandinavia, nel 1976 vince a Inverness la gara del festival di Nordring per il miglior arrangiamento. Nel 1993 suonato con Tommy Flanagan al Jazzparprojektet e partecipato a una lunga serie di registrazioni di musica per bambini e di musica danese. Dopo il 1996 lavora anche come produttore e arrangiatore pur senza rinunciare a suonare con artisti quali Niels-Henning Ørsted Pedersen, Etta Cameron, il Repertory Quartet e Thomas Fryland. È uno degli artisti più significativi del jazz danese moderno e viene nominato musicista jazz dell’anno nel 1975.

 

 

Previous articleIl vigilius mountain resort certificato EarthCheck Gold
Next articleHappy Easter 2025
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".