La storia di Santa Maria sopra Minerva affonda le sue radici nel lontano VII secolo, quando sull’area dove sorgeva un antico tempio dedicato a Minerva Calcidica fu edificata una prima chiesa dedicata alla Vergine Maria. Tuttavia, l’aspetto attuale della basilica è frutto di una radicale ricostruzione voluta dai frati domenicani a partire dal 1280 circa. I lavori, protrattisi per gran parte del XIV secolo, furono affidati a diversi architetti, tra cui Fra Sisto e Fra Ristoro da Firenze, gli stessi che lavorarono alla basilica di Santa Maria Novella a Firenze. La scelta dello stile gotico, insolito per Roma, rifletteva il legame stretto tra l’ordine domenicano e le correnti architettoniche transalpine. Nonostante le modifiche subite nei secoli successivi, soprattutto in epoca barocca, la struttura gotica originaria è ancora ben riconoscibile all’interno, con le sue slanciate navate, le volte a crociera e le ampie vetrate (oggi in gran parte rifatte).
Santa Maria sopra Minerva non è solo un esempio di architettura gotica a Roma, ma anche un vero e proprio museo che custodisce capolavori di artisti di diverse epoche. Tra le opere e i ritratti più significativi spiccano:
Il Cristo Risorto di Michelangelo: Situato nella navata sinistra, questo celebre marmo scolpito da Michelangelo Buonarroti tra il 1514 e il 1521 è un’opera di straordinaria potenza e realismo. La figura atletica del Cristo vittorioso sulla morte, con i segni della passione ancora visibili, emana una forza spirituale intensa. La statua ha avuto una storia travagliata, con diverse modifiche e restauri nel corso dei secoli.
La Cappella Carafa con gli affreschi di Filippino Lippi: Nella testata del transetto destro si apre la splendida Cappella Carafa, commissionata dal cardinale Oliviero Carafa e affrescata da Filippino Lippi tra il 1488 e il 1493. Il ciclo pittorico narra le storie di San Tommaso d’Aquino e dell’Annunciazione, rivelando la maestria del pittore fiorentino nel combinare eleganza formale, vivacità narrativa e ricchezza cromatica. Particolarmente notevole è l’affresco dell’Assunzione della Vergine.
La tomba di Santa Caterina da Siena: Nella navata sinistra si trova il sepolcro della santa senese, dottore della Chiesa e figura di spicco del XIV secolo. La tomba, realizzata in marmo da Isaia da Pisa nel 1464, è un esempio significativo della scultura rinascimentale romana.
Il monumento funebre di Leone X:
Nel coro è collocato il monumento funebre di papa Leone X, membro della potente famiglia Medici. L’opera, realizzata da Raffaello e dai suoi allievi, presenta una complessa struttura architettonica e scultorea, celebrando la figura del pontefice rinascimentale.
Il monumento funebre di Clemente VII: Accanto a quello di Leone X si trova il monumento dedicato a papa Clemente VII, anch’egli membro della famiglia Medici. Sebbene iniziato da Antonio da Sangallo il Giovane, fu poi completato da altri artisti.
Situata nella piazza antistante la chiesa, questa simpatica scultura in marmo, sormontata da un obelisco egizio, fu realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel 1667. L’elefante, con il suo buffo aspetto, è diventato uno dei simboli più iconici del rione Pigna e un esempio della genialità creativa del Bernini.
Oltre a queste opere principali, la basilica ospita numerose altre cappelle decorate con affreschi, dipinti e sculture di artisti come Andrea Bregno, Mino da Fiesole e Melozzo da Forlì (alcuni frammenti dei suoi affreschi sono conservati). Le navate laterali e il transetto sono costellati di monumenti funebri di illustri personaggi della storia romana, offrendo uno spaccato della società e del mecenatismo artistico nel corso dei secoli.
Santa Maria sopra Minerva rappresenta un unicum nel panorama artistico romano. La sua architettura gotica, inaspettata e affascinante, si sposa perfettamente con la ricchezza delle opere d’arte che custodisce al suo interno. Dalla maestosità del Cristo Risorto di Michelangelo alla delicatezza degli affreschi di Filippino Lippi, dai monumenti funebri di papi e santi alle curiose sembianze dell’Elefantino del Bernini, questa basilica offre un viaggio emozionante attraverso la storia dell’arte italiana, invitando il visitatore a scoprire la sua bellezza stratificata e il suo profondo significato spirituale.