Il 27 marzo 1972 muore il trombettista e qualche volta cantante Sharkey Bonano, il cui vero nome è Joseph Bonanno.

Il fallito provino con i Wolverines

Nato a Milneburg, in Louisiana, il 9 aprile 1904 inizia giovanissimo lo studio della tromba. Dopo le prime esperienze con gruppi locali a New Orleans, se ne va a New York e nel 1920 suona per qualche tempo con il gruppo di Jimmy Durante. Passa poi con l’orchestra di Chink Martin nel 1922, con quella di Freddy Newman e, nel 1925, con la Brownlee Orchestra of New Orleans. Tra i musicisti chiamati per sostituire Bix Beiderbecke nei Wolverines, sbaglia l’approccio e non convince la band che gli preferisce Jimmy Mc Partland. Dopo una nuova partecipazione al gruppo di Jimmy Durante, si mette in proprio formando una formazione stanziale per il piroscafo Island Queen. Nel 1927 viene scritturato da Jean Goldkette ma l’esperienza dura poco visto che nel 1928 lascia quell’orchestra per dirigerne una propria in collaborazione con Leon Prima. Nel 1929 suona nel gruppo di Monk Hazel e con poi quello di Larry Shields in California. Tornato nel 1930 a New Orleans accetta un lungo contratto per suonare allo Hollywood Club.

Instancabile dixielander

Dopo un periodo trascorso con Ben Pollack si trasferisce a New York e guida vari gruppi in proprio di cui fanno parte, tra gli altri, Georg Brunis, Joe Marsala, Irving Fazola, Joe Bushkin e George Wettling. Nel 1938 fa parte di una riedizione della Original Dixieland Jazz Band comprendente Tony Sbarbaro, Larry Shields e Frank Signorelli. Tornato a New Orleans si esibisce al Moulin Rouge prima della chiamata di leva per la Seconda Guerra Mondiale. Congedato dal servizio militare nel 1945, riprende l’attività diventando uno degli animatori ed esponenti del dixieland revival. Negli anni Sessanta è attivo a New Orleans come organizzatore oltre che come musicista. Tipico dixielander di estrazione New Orleans, è dotato di un ottimo drive e di una robusta sonorità. Come cantante cerca di imitare Armstrong ma in realtà è più vicino a Wingy Manone e a Louis Prima.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".