Home C'era una volta Barry Zweig, la chitarra del braccio violento della legge

Barry Zweig, la chitarra del braccio violento della legge

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Il 7 febbraio 1942 nasce a Detroit, nel Michigan, il chitarrista Barry Zweig, registrato all’anagrafe con il nome di Barry Kenneth Zweig

La scoperta del jazz

Barry studia teoria musicale e violino, diplomandosi nel 1960 e specializzandosi poi al Los Angeles Valley College in violino e chitarra. Nel 1961 si esibisce nei sui primi importanti concerti con la formazione di Leo Diamond. Successivamente si avvicina al jazz, suonando con Nappy Lamare, Eddie Miller e Charlie Lodice. Tra il 1964 e il 1966, periodo nel quale svolge il servizio militare suona nell’orchestra del suo reggimento in Colorado e ha la possibilità di esibirsi anche con musicisti locali e con Bobby Shew.

The French Connection

Nel 1966 suona per alcuni mesi nell’orchestra di Buddy Rich, con cui incide. Successivamente svolge attività di free-lance nella zona di Los Angeles e partecipa a varie tournée con le formazioni di Andy Williams, Henry Mancini e altre. Tra il 1970 e il 1971 fa parte della formazione di Willie Bobo, con cui incide vari brani. Qualche anno dopo suona nell’orchestra di John Rodby per uno spettacolo televisivo, nel quintetto diretto da lui stesso insieme a John Pisano e nel gruppo di Tony Rizzi Five Guitars. La sua chitarra è presente anche nella colonna sonora de “Il braccio violento della legge (The French Connection)”, realizzata da Don Ellis. Muore il 15 marzo 2020

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".