Home C'era una volta Karsten Vogel, tra jazz e jazz rock

Karsten Vogel, tra jazz e jazz rock

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L’11 gennaio 1943 nasce a Copenaghen, in Danimarca, il sassofonista compositore e direttore d’orchestra Karsten Vogel.

Con il Vogels Quartet

La sua popolarità tra gli appassionati di jazz si allarga anche al di fuori del suo paese natale nel 1961 quando forma il Vogels Quartet che opera ininterrottamente fino al 1964 quando si scioglie per un breve periodo e rinasce dal 1965 al 1967. Tra il 1964 e il 1967 Vogel dirige contemporaneamente un sestetto con il sassofonista Niels Harrit, con il quale incide anche un album nel 1966.

Con Tchicai e molti altri

Tra il 1967 al 1968 fa parte del progetto dei Cadentia Nova Danica del compositore John Tchicai. A partire dal 1967 guida il gruppo jazz rock dei Burning Red Ivanhoe, con il quale incide anche otto album. Tra  il 1973 al 1974 fa parte dei Mermaid  e nel 1976 dà il suo contributo determinante ai Secret Oyster con cui incide ben quattro album. Nella sua lunga carriera incide molti album a proprio nome. Come compositore firma anche alcune colonne sonore.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".