Home C'era una volta Danny Moore, un trombettista per Coleman

Danny Moore, un trombettista per Coleman

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Il 6 gennaio 1941 a Waycross, in Georgia, nasce il trombettista Danny Moore, registrato all’anagrafe con il nome di Daniel William Moore.

La prima scrittura con Paul Williams

Dopo aver studiato a Waycross e in Florida inizia a esibirsi dove può. La prima scrittura di un certo rilievo avviene nel 1962 con Paul Williams. Successivamente suona con i Jazz Messengers nel 1964 e per cinque mesi con Count Basie nel 1966. In quel periodo registra alcuni brani con Wes Montgomery e lavora con Quincy Jones. Nel 1969 entra a far parte dell’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis con la quale rimane fino al 1972, incidendo vari dischi.

L’incontro con George Coleman

Dal 1971 suona per qualche tempo anche con Aretha Franklin. Nel 1973 suona a Montreux con Oliver Nelson e nel 1975 fa parte dell’orchestra di Dizzy Gillespie. La sua collaborazione più intensa è però quella con George Coleman, iniziata nel 1972 dura a lungo e, con varie interruzioni, lo vede suonare con lui in diversi gruppi, assumendo a volte anche il ruolo di co-leader. Muore il 14 febbraio 2005.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".