Home C'era una volta Quando Lisa Marie Presley decise di vendere il padre

Quando Lisa Marie Presley decise di vendere il padre

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Priscilla Presley

Il 24 dicembre 2004 i giornali di tutto il mondo pubblicano una notizia che lascia perplessi gli appassionati di rock and roll.

La notizia è vera

Secondo quanto diffuso dalle principali testate giornalistica Lisa Marie Presley, la figlia del leggendario Elvis, avrebbe venduto i diritti sulle opere, sul nome, sull’immagine e sul catalogo del padre. La notizia sembra inverosimile, ma in realtà è vera. In cambio di cento milioni di dollari versati parte in contanti e parte sotto altre forme, infatti, Lisa Marie ha ceduto quasi interamente la Elvis Presley Enterprises alla CKX, una società dietro la quale si muove Robert Sillerman, uno dei guru del music business.

Finisce il tentativo di gestire in proprio

A partire dal momento della firma del contratto la CKX, quindi, controlla tutti i diritti assumendo il controllo dell’intera discografia. A Lisa Marie resteranno Graceland, la dimora-museo di Memphis, gran parte degli effetti personali del Re del rock and roll e il 15% della sua ex società. Finisce così, un po’ malinconicamente, il tentativo avviato da Priscilla, l’ex moglie di Presley, nel 1980 di gestione diretta da parte degli eredi dell’immenso patrimonio non soltanto materiale lasciato dal grande Elvis. Lisa Marie, dopo una vita tormentata, morirà improvvisamente nel 2023.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".