Home C'era una volta Nasce il centro RAI di Via Teulada

Nasce il centro RAI di Via Teulada

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Il 19 dicembre 1957 viene inaugurato il centro di produzione televisiva della RAI di via Teulada 66 a Roma.

Un progetto di Francesco Berarducci

Progettato dell’architetto Francesco Berarducci, il luogo, destinato a diventare uno dei luoghi simbolici della storia della Rai è collocato sotto le pendici di Monte Mario nello stesso luogo dove negli anni precedenti sorgeva la Casa del Soldato. Attrezzato con sei studi, viene realizzato su un’idea di Aldo Angelici. La sua nascita non è indolore, ma costellata da furiose polemiche sui costi e sull’ubicazione. Inizialmente il progetto è quello di acquistare tutta la zona fino a piazzale Clodio per farne una specie di Cinecittà della televisione, ma proprio le polemiche fanno tramontare questa ipotesi.

Una cittadella televisiva

Il Centro RAI è di fatto una cittadella televisiva. Ci sono gli studi, i grandi teatri di posa, mentre i telegiornali vengono collocati tutti all’ultimo piano, così come le regie, le falegnamerie e i ponti per la diffusione del segnale. Esso è stato costruito in maniera tale che, qualora in Italia vi sia un problema d’energia elettrica, possa essere in grado di agire in completa autonomia. Ancora oggi mantiene questa caratteristica.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".