Home C'era una volta L’autostrada attraversa l’Appennino

L’autostrada attraversa l’Appennino

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Il 3 dicembre 1960 il presidente del Consiglio Amintore Fanfani inaugura l’autostrada del Sole nel tratto appenninico Firenze-Bologna.

La parte più impegnativa

Per la prima volta nella storia un’autostrada a doppia carreggiata era stata costruita in territorio montuoso. Con la realizzazione di questa tratta si conclude quella che era considerata la parte più impegnativa dal punto di vista realizzativo dell’Autostrada del Sole, cioè il superamento degli Appennini. È un’opera titanica per l’epoca che ha posto ai progettisti e ai realizzatori problemi molto complessi, viste le caratteristiche geografiche e geologiche dei terreni attraversati. L’attraversamento degli Appennini, infatti, ha avuto come presupposto la realizzazione di un tipo di infrastruttura completamente nuova per l’Europa.

L’ingegno delle persone

È proprio in questa difficile fase che è emerso l’ingegno delle persone chiamate a lavorare sui progetti. Le soluzioni tecniche adottate sono d’avanguardia e otterranno riconoscimenti in Italia e all’estero. In ogni caso l’intera opera richiede negli anni in cui è stata realizzata uno sforzo progettuale titanico. Per rendersene conto basta ricordare che il progetto prevede 304 manufatti fra ponti e viadotti, 3795 opere d’arte minori, 63 gallerie per un totale di più di 11 km e 58 stazioni di accesso.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".