Home C'era una volta Roy McCurdy Jr, il batterista scelto da Cannonball

Roy McCurdy Jr, il batterista scelto da Cannonball

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Il 28 novembre 1936 nasce a Rochester, New York, il batterista Roy McCurdy jr, il cui nome completo è Roy Walter McCurdy Jr.

La prima esperienza in divisa

Cresciuto in una famiglia di musicisti dilettanti inizia a studiare musica all’età di dieci anni. La batteria diventa un mestiere quando è ancora sotto le armi. Per quattro anni, infatti, suona nell’orchestra dell’Air Force. Chiusa l’esperienza in divisa entra a far parte del gruppo diretto dai fratelli Mangione. Nel 1961 Art Farmer gli chiede di unirsi al suo Jazztet; e l’anno seguente suona nella formazione di Dwike Mitchell e Willie Ruff oltre che con quella di Bobby Timmons. Tra il 1962 e il 1963 suona con Betty Carter raggiungendo poi Sonny Rollins, con cui resta fino al 1964.

Il sodalizio con Cannonball Adderley

Nel 1965 Roy McCurdy si unisce al quintetto del sassofonista Cannonball Adderley sostituendo Louis Hayes. Il mese successivo, il sassofonista tenore Charles Lloyd lascia la band per formare il suo gruppo e il sestetto diventa un quintetto. La collaborazione con Adderley dura dieci anni e gli consente di affermarsi definitivamente sulla scena jazzistica. Quando, nel 1975, Adderley muore Roy si trasferisce a Los Angeles e collabora con artisti di talento come Kenny Rankin, Ella Fitzgerald, Nancy Wilson, Freddie Hubbard, Jimmy Smith, Stanley Turrentine, Art Farmer e Sarah Vaughan. Tra i musicisti con i quali lavora nella sua lunga carriera vanno citati anche Benny Golson, Jerome Richardson, Gene Ammons e Joe Zawinul.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".