Home C'era una volta Katie Crippen, la Little Kate del vaudeville

Katie Crippen, la Little Kate del vaudeville

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Il 17 novembre 1895 nasce a Philadelphia, in Pennsylvania la cantante Katie Crippen, più nota negli ambienti del vaudeville come Little Katie.

I primi dischi con Fletcher Henderson

Conosciuta anche con lo pseudonimo di Ella White, lo stesso usato da Lulu Whidby, Katie inizia a esibirsi durante gli anni Dieci del Novecento a New York, dove nel frattempo si è trasferita con la famiglia. Si esibisce prevalentemente all’Edmond’s Cellar e nel 1921 incide i suoi primi dischi con l’orchestra di Fletcher Henderson per la Black Swan.

Protagonista del teatro musicale

Molto apprezzata anche per la sua fisicità sul palcoscenico, diventa una delle principali protagoniste del teatro musicale prima con la Liza and Her Shuffling Sextet Revue, nella quale c’è anche Fats Waller, e dal 1923 con una propria rivista, la Kate Crippen and Her Kids. Nel 1927 si esibisce in “Rarin’ To Go” al Lafayette Theatre in New York e quindi insieme a Dewey Brown nel duo Crippen & Brown in “Shuffle Along JR”, una commedia musicale rappresentata negli Stati Uniti e in Canada tra il 1928 e il 1929. Muore a New York il 25 novembre 1929.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".